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PIANO COTTURA A GAS

Piano cottura: gas, radiante, alogeni e ad induzione. Quali differenze ci sono ? Cottura a induzione, come funziona, come si usa e cosa offre questa tecnologia rispetto ai classici piani cottura a GAS o Radianti ?

Le differenze tra i vari piani di cottura sono molteplici; Inizieremo il nostro articolo analizzando il sistema più diffuso in Italia, ovvero il piano cottura a gas.

Ipotizziamo di voler portare ad ebollizione 1 litro di acqua per cuocere la pasta con un fornello a gas.

Il principio è molto semplice; il gas prelevato dal metanodotto o da una comune bombola a GPL, viene convogliato attraverso dei tubi, nei vari bruciatori.
L’utente, grazie a delle manopole, può scegliere la quantità di gas da erogare, sino ad arrestarne totalmente l’erogazione.
Non appena il gas fuoriesce dai bruciatori, l’utente con l’ausilio di un pulsante che genera una scarica elettrica o di un comune accendino, innesca la combustione, trasformando il gas in fiamma.
Naturalmente, ad una maggiore quantità di gas erogato, corrisponderà una intensità di fiamma superiore.
Il nostro bruciatore attraverso il fuoco scalderà quindi la nostra pentola, portando l’acqua ad ebollizione in 5 minuti.

schema funzionamento piano a gas

I piani cottura a gas, sebbene diffusissimi, restano di fatto i sistemi meno efficienti in commercio, offrendo un rendimento pari al 40% con una dispersione di energia del 60%.

fornello a gas

Tipo di pentolame necessario: con i piani cottura a gas, qualsiasi tipologia di pentolame può essere utilizzato.

Vantaggi del piano cottura a gas:

  1. Costo di acquisto del piano cottura molto basso
  2. Funzionamento anche in caso di ammanco di corrente elettrica
  3. Possibilità di utilizzare qualsiasi tipo di pentolame, anche con fondo irregolare

Svantaggi del piano cottura a gas:

  1. Sicurezza. Il gas in caso di perdite è davvero pericolo. Va precisato tuttavia che grazie alle recenti normative e a nuovi dispositivi di sicurezza, tale circostanza è davvero remota.
  2. La pulizia del piano non è molto agevole e richiede un pò di tempo
  3. Pericolo di ustioni nel toccare le griglie di supporto del pentolame o il fornello
  4. Il bruciatore, a seguito di distrazione, potrebbe rimanere accidentalmente acceso anche senza che vi sia sopra del pentolame
  5. Nel periodo estivo il calore sprigionato dai fornelli rende poco piacevole la cottura
  6. Nel tempo gli ugelli dei bruciatori possono otturarsi, in questo caso è necessario effettuare una pulizia molto accurata
  7. Emissioni di gas nocivi, tra cui anidride carbonica (CO2), monossido di carbonio (CO) in caso di cattiva / incompleta combustione (riconducibile principalmente a incrostazioni / otturazione degli ugelli dei bruciatori o da scarsa presenza di ossigeno nei locali) ed NOx; questi ultimi sono ossidi di azoto pericolosi per la salute, prodotti collaterali della combustione del gas.

PIANO COTTURA RADIANTE

Il principio del piano cottura radiante consiste semplicemente nello scaldare attraverso l’ausilio della corrente elettrica, una resistenza di forma circolare concentrica, alloggiata sotto ad un piano cottura realizzato in materiale vetroceramico (successivamente vedremo cosa sia la vetroceramica).

elemento riscaldante radiante

L’intensità del calore può essere gestita attraverso delle manopole o, nei piani più recenti, grazie ad un pannello TouchControl digitale.
Trattandosi di piani elettrici, è facilmente intuibile che ad una maggiore intensità di calore, corrisponderà un maggior assorbimento di corrente elettrica.

Il calore generato dalla resistenza posizionata sotto la superficie del piano scalda prima la vetroceramica,
che poi per trasmissione scalda il pentolame.
Tale passaggio comporta inevitabilmente un notevole spreco di energia, infatti solo il 47% dell’energia assorbita si trasforma in calore. In questo caso la nostra pentola contenente 1 litro di acqua impiegherà circa 8 minuti per entrare in fase di ebollizione.

schema piano radiante con resistenza

Tipo di pentolame necessario: l’unico requisito per i piani cottura radianti è che il pentolame disponga di un fondo piatto.

Vantaggi del piano cottura in vetroceramica radiante:

  1. Essendo alimentato a corrente elettrica, non sussistono i rischi del gas (asfissia o esplosioni da perdite)
  2. Trattandosi di una superficie perfettamente piana, non sussiste il rischio che il pentolame si ribalti
  3. Niente più ugelli che si otturano, come può accadere per i fornelli a gas

Svantaggi del piano cottura in vetroceramica radiante:

  1. Prezzo di acquisto più elevato rispetto ai piani cottura a gas
  2. Le pentole devono avere il fondo perfettamente piatto
  3. Il 47% di rendimento, sommato al costo dell’energia elettrica, comporta un costo di gestione più alto rispetto ai piani cottura a gas
  4. Una zona di cottura, a seguito di distrazione, potrebbe rimanere accesa anche senza che vi sia del pentolame sopra, con rischio, in caso di contatto con il nostro corpo, di gravissime ustioni
  5. Terminata la cottura delle pietanze e dopo aver rimosso il pentolame dalle zone di cottura, è bene prestare molta attenzione, in quanto la temperatura della superficie della vetroceramica è molto elevata, comportando il rischio di ustioni più o meno gravi
  6. Bisogna prestare attenzione anche alla parte di vetroceramica che circonda la nostra zona di cottura, la quale a causa del forte calore può causare scottature
  7. E’ richiesto più tempo per portare in temperatura il pentolame
  8. In Italia, con impianti elettrici standard da 3,3KW/h, in caso di uso di più zone di cottura e contemporaneamente di altri elettrodomestici, è possibile che si superi il massimo assorbimento consentito, causando un blackout elettrico da parte del fornitore di energia
  9. La pulizia del piano cottura in alcuni casi può risultare piuttosto critica poichè le elevate temperature delle zone di cottura tendono ad abbrustolire i residui di cibo che potrebbero cadere sulla superficie. In particolare lo zucchero cristallizza divenendo un tutt’uno con il piano stesso. Per permettere una pulizia in situazioni di questo tipo, i produttori forniscono in dotazione un apposito raschietto.

Ma cos’è la vetroceramica ?

La vetroceramica è un materiale molto particolare, ricavato da vetri definiti “instabili”, come ad esempio quelli a base di silicato di litio. In seguito alla formatura, il vetro viene riscaldato fino a ottenere una completa devetrificazione, catalizzata da agenti nucleanti (metalli) o da microliquazioni (ottenibili in vetri con biossido di titanio).

Tali procedure donano alla vetroceramica caratteristiche davvero uniche:

  1. Grande resistenza alla dilatazione termica, anche in caso di forti escursioni termiche
  2. Può essere sottoposto a temperature altissime, sino a 700/ 800° senza subire alcun danno
  3. Basi di appoggio su cui viene posizionato il pentolame indeformabile
  4. Infrangibile
  5. Immune alla maggior parte delle sostanze corrosive
  6. Assenza di fiamma

PIANO COTTURA ALOGENO

I piani cottura alogeni vengono alimentati dalla corrente elettrica e attraverso delle potentissime luci alogene infrarosse ad alta efficienza (normalmente vengono impiegate 2 lampade), poste sotto al piano cottura in vetroceramica, riscaldano il pentolame.

Trattandosi di luci infrarosse, il calore trattenuto dal piano in vetroceramica è inferiore rispetto a quanto accade con i piani cottura radianti. Ne consegue un rendimento maggiore, pari al 58%. In questo caso la nostra pentola contenente 1 litro di acqua impiegherà circa 7 minuti per entrare in fase di ebollizione.

Tipo di pentolame necessario: occorre acquistare del pentolame specifico, che disponga di fondo perfettamente piano e opaco (non lucido). Un fondo lucido comporterebbe la riflessione della luce infrarossa, la quale rimbalzando non verrebbe assorbita efficientemente dal pentolame, compromettendone fatalmente il rendimento.

schema piano alogeno

Vantaggi del piano cottura in vetroceramica alogeno:

  1. Assenza di fiamma
  2. Essendo alimentato a corrente elettrica, non sussistono i rischi del gas (asfissia o esplosioni da perdite)
  3. Trattandosi di una superficie perfettamente piana, non sussiste il rischio che il pentolame si ribalti
  4. Tempi di reazione alla variazione dei gradi cottura molto più rapida dei piani radianti
  5. Niente più ugelli che si otturano, come può accadere per i fornelli a gas

Svantaggi del piano cottura in vetroceramica alogeno:

  1. Prezzo di acquisto più elevato rispetto ai piani cottura a gas, ma simile ai piani cottura radianti
  2. E’ necessario acquistare nuove pentole, le quali devono avere il fondo perfettamente piatto e opaco
  3. Il 58% di rendimento, sommato al costo dell’energia elettrica, comporta un costo di gestione più alto rispetto ai piani cottura a gas
  4. Una zona di cottura, a seguito di distrazione, potrebbe rimanere accesa anche senza che vi sia del pentolame sopra, con il rischio, in caso di contatto con il nostro corpo, di gravissime ustioni
  5. Terminata la cottura delle pietanze e dopo aver rimosso il pentolame dalle zone di cottura, è bene prestare molta attenzione, in quanto la temperatura della superficie della vetroceramica è molto elevata, comportando il rischio di ustioni più o meno gravi
  6. Bisogna prestare attenzione anche alla parte di vetroceramica che circonda la nostra zona di cottura, la quale a causa del forte calore può causare scottature
  7. E’ richiesto più tempo rispetto ai piani cottura a gas per portare in temperatura il pentolame, ma meno tempo rispetto ai piani cottura radianti
  8. In Italia, con impianti elettrici standard da 3,3kW, in caso di uso di più zone di cottura e contemporanee di altri elettrodomestici, è possibile che si superi il massimo assorbimento consentito, causando un blackout elettrico da parte del fornitore di energia
  9. La pulizia del piano cottura in alcuni casi può risultare piuttosto critica poichè le elevate temperature delle zone di cottura tendono ad abbrustolire i residui di cibo che potrebbero cadere sulla superficie. In particolare lo zucchero cristallizza divenendo un tutt’uno con il piano stesso. Per permettere una pulizia in situazioni di questo tipo, i produttori forniscono in dotazione un apposito raschietto.

PIANO COTTURA A INDUZIONE

Veniamo ora al più recente, avanzato ed efficiente sistema di cottura in commercio, ovvero il piano cottura a induzione.

Come funziona un piano cottura a induzione ?

Il principio di funzionamento dei piani cottura a induzione, nonostante siano alimentati da corrente elettrica, è totalmente differente dai precedenti sistemi (gas, radianti e alogeni) ed alcuni potrebbero rimanere meravigliati nel vederlo operare.

I piani cottura a induzione, attraverso delle speciali bobine poste sotto al piano cottura in vetroceramica, generano un campo magnetico, il quale viene direttamente trasferito al pentolame, convertendosi in calore.
Tale procedimento rende necessario l’acquisto di pentolame speciale, dotato di fondo magnetico (quindi ricco di materiale ferroso).

La dispersione di energia legata al processo induttivo è talmente bassa da risultare quasi superflua; il rendimento offerto dai piani cottura a induzione è infatti pari al 92%. La nostra pentola contenente 1 litro di acqua impiegherà in questo caso soli 3 minuti per entrare in fase di ebollizione.

schema funzionamento piano cottura a induzione

Vantaggi del piano cottura a induzione:

  1. E’ molto facile da pulire
  2. Essendo alimentato a corrente elettrica, non sussistono i rischi del gas (asfissia o esplosioni da perdite)
  3. Trattandosi di una superficie perfettamente piana, non sussiste il rischio che il pentolame si rivesci
  4. Tempi di risposta alla variazione dell’intensità di calore, istantanei
  5. Le zone di cottura sono dotate di riconoscimento automatico della pentola e si attivano solo in presenza di pentolame con fondo magnetico (ferroso)
  6. Virtualmente il piano in vetroceramica è come se non fosse presente per la tecnologia ad induzione, in quanto il campo magnetico è in grado di attraversalo senza generare inutili sprechi di energia
  7. Il piano in vetroceramica viene scaldato unicamente dal calore del pentolame stesso, quindi la temperatura di esercizio sarà nettamente inferiore rispetto ai piani radianti con resistenza o alogeni. Ad esempio la temperatura che raggiungerà la nostra zona di cottura per portare ad ebollizione 1 litro di acqua sarà rispettivamente di: circa 450° per i piani cottura a Gas, di circa 400° nei piani cottura radianti con resistenza o alogeni, e di soli 110° nei piani cottura a induzione
  8. Risparmio sulla bolletta elettrica rispetto ai piani radianti con resistenza e alogeni
  9. La parte di vetroceramica che circonda la nostra zona di cottura resta fredda, quindi non sussiste il rischio di scottature. Vedi immagine sopra, che mostra una pentola bollire con affianco del ghiaccio
  10. Tempi di cottura per portare in temperatura il pentolame notevolmente ridotti, anche rispetto ai piani a gas
  11. Assenza di fiamma
  12. Niente più ugelli che si otturano, come può accadere per i fornelli a gas
  13. Cottura perfettamente uniforme, grazie alla distribuzione del calore su tutto il fondo del pentolame

Svantaggi del piano cottura a induzione:

  1. Prezzo di acquisto più elevato rispetto ai piani cottura a gas, ma simile ai piani cottura radianti e alogeni
  2. E’ necessario nel 90% dei casi sostituire le pentole antiaderenti, in quanto quelle in commercio di solito sono realizzate con l’esterno in alluminio (quindi non risultano calamitate) e la moka del caffè in quanto quasi sempre è in alluminio.
    Fortunatamente la maggior parte delle pentole in acciaio commercializzate, presenta tra i due strati del fondo un disco di ferro e dunque risulta essere magnetica, quindi funzionante sui piani ad induzione. E’ importante quindi verificare con l’ausilio di una calamita che il fondo sia magnetico e dotato di superficie piatta.
    (le pentole adatte all’induzione al giorno d’oggi, sono facilmente reperibili anche nei supermercati a prezzi quasi equivalenti alle normali stoviglie).
  3. Il pentolame, in rame, in alluminio, in vetro o in ceramica non funziona sui piani ad induzione
  4. Non si deve utilizzare in alcun caso pentolame con fondo di spessore molto sottile, in quanto il calore potrebbe deformarlo o addirittura fonderlo. E’ sempre preferibile acquistare prodotti certificati per essere impiegati con piani ad induzione.
  5. In Italia, con impianti elettrici standard da 3,3kW, in caso di uso di più zone di cottura e contemporanee di altri elettrodomestici, è possibile che si superi il massimo assorbimento consentito, causando un blackout elettrico da parte del fornitore di energia.
    Tuttavia i piani cottura a induzione più recenti, dispongono di Funzione power management, la quale consente di limitare l’assorbimento elettrico da 1 kW in su in base al contatore che si ha in casa.

CONSUMI ELETTRICI PIANO A INDUZIONE

Per effettuare una cottura molto precisa, la maggior parte dei piani a induzione, oltre a possedere zone di cottura con diametri differenti (da impiegare a seconda del diametro del pentolame), dispone di 14 o 17 livelli di temperatura e di speciale funzione booster (consente di impiegare un quantitativo di corrente notevolmente superiore al livello 9, consentendo di portare in temperatura il recipiente in tempi brevissimi).

Nella tabella sottostante, è possibile osservare la potenza relativa ai vari “livelli di potenza” di un piano cottura a induzione Bosch, modello PIE645Q14E; prodotto impiegato per la realizzazione dell’articolo.

Livello di Potenza% AssorbimentoPotenza Zona 14,5 cmPotenza Zona 18 cmPotenza Zona 21 cm
13,5 %49 w63 w77 w
1.5 %70 w90 w110 w
26,5 %91 w117 w143 w
2.8 %112 w144 w176 w
39,5 %133 w171 w209 w
3.12,5 %175 w225 w275 w
415,5 %217 w279 w341 w
4.18 %252 w324 w396 w
520,5 %287 w369 w451 w
5.22,5 %315 w405 w495 w
625 %350 w450 w550 w
6.36 %504 w648 w792 w
747 %658 w846 w1034 w
7.60 %840 w1080 w1320 w
872 %1008 w1296 w1584 w
8.86 %1204 w1548 w1892 w
9100 %1400 w1800 w2200 w
Boostervariabile1800 w2500 w3300 w

Per farvi comprendere i gradi di cottura dei vari livelli di temperatura vi farò alcuni esempi:

PietanzaLivello di TemperaturaCorrispondenza con GAS
Cottura del sugo:3 / 4fuoco medio basso / medio
Cottura della pasta:5. / 6fuoco vivo
Cottura di polpette:4 / 5fuoco medio / medio alto

Ipotizzando quindi di cuocere contemporaneamente della pasta (3 minuti con booster + 15 minuti a livello 5.5 per cottura pasta), del sugo (25 minuti a livello 3.5) e delle polpette in bianco (30 minuti a livello 4). Il costo complessivo in bolletta, relativo alla nostra cottura, sarà di circa 0,08€ (8 centesimi di euro).

Differenza tra 9 e 17 livelli di potenza

Cosa cambia all’atto pratico tra un piano cottura ad induzione dotato di 9 livelli e uno da 17 livelli ?
Prendiamo come riferimento una zona di cottura con diametro 18cm.

17 livelli: consentono di selezionare i seguenti livelli di potenza

1 63 W
1. 90 W
2 117 W
2. 144 W
3 171 W
3. 225 W
4 279 W
4. 324 W
5 369 W
5. 409 W
6 450 W
6. 648 W
7 846 W
7. 1080 W
8 1296 W
8. 1548 W
9 1800 W

9 livelli: con 9 livelli si perdono 8 livelli di regolazione intermedia (sopra indicati in grassetto)

1 63 W
2 117 W
3 171 W
4 279 W
5 369 W
6 450 W
7 846 W
8 1296 W
9 1800 W

di seguito un grafico che mostra la differenza tra 17 livelli e 9 livelli

grafico differenza tra piano cottura a induzione con 17 livelli di potenza e un piano cottura a induzione con 9 livelli di potenza

Osservando il grafico, si nota immediatamente che la linea relativa ai 17 livelli di potenza, sia nettamente più lineare ed omogenea della linea relativa ai 9 livelli di potenza.
Tutto ciò in fase di cottura delle pietanze, si traduce in una cottura più precisa, rispetto a quanto offerto dai 9 livelli di potenza.

Differenze tempi di cottura tra livello 8 / 8. / 9 / Booster

Normalmente un possessore di piano cottura a induzione magnetica, quando deve far bollire l’acqua per cuocere la pasta, impiega la funzione booster, grazie alla quale riduce sensibilmente i tempi utili al raggiungimento della temperatura di ebollizione.

Tuttavia esistono alcune situazioni in cui si ha la necessità di contenere l’assorbimento elettrico (in particolar modo i possessori di contratto elettrico da 3,3 kW) per non “sforare” il tetto massimo consentito dal contratto di fornitura elettrica, in modo da non incorrere nel distacco temporaneo della corrente.

Facciamo un esempio pratico:

Ipotizziamo che nostra figlia, proprio a ridosso dell’orario del pranzo si stia asciugando i capelli con un phon da 1500 W. Con un contratto da 3,3 kW non avremmo sicuramente la possibilità di sfruttare la funzione booster e ci troveremmo difronte a due scelte: attendere che nostra figlia finisca di asciugarsi i capelli (ma in questo caso potremmo non riuscire ad arrivare in tempo al lavoro) o portare in ebollizione l’acqua impiegando un livello di cottura inferiore. Consultando le tabelle mostrate all’interno della recensione sappiamo che il livello 8 assorbe 1296 W che sommate alle 1500W del phon totalizzano un assorbimento di 2769W. Quindi per evitare di far tardi al lavoro, optiamo per la seconda opzione.

Quanto tempo sarà necessario per portare in ebollizione la nostra pentola ?

Di seguito vi mostriamo i tempi e gli assorbimenti rilevati, in base al livello di cottura impiegato.

Livello di PotenzaCorrispondenza in WattTempo ImpiegatoConsumo Totale
    
81296 W8 minuti e 40 secondi187 Wattora
8.1548 W6 minuti e 30 secondi168 Wattora
91800 W4 minuti e 35 secondi137 Wattora
booster2500 W3 minuti e 10 secondi132 Wattora

Risultato: contrariamente a quanto ci si possa aspettare, la funzione booster, nonostante assorba 2500 Watt consente di risparmiare energia elettrica. Infatti con il livello 8 per raggiungere il punto di ebollizione dell’acqua abbiamo impiegato ben 8 minuti e 40 secondi, consumando 187 Wattora, mentre con il booster abbiamo impiegato soli 3 minuti e 10 secondi, consumando 132 Wattora (risparmiando 55 Wattora).
Livelli di cottura inferiori al numero 8 allungano i tempi sensibilmente, aumentando inoltre i costi di gestione, quindi ne sconsigliamo l’uso.

Dopo aver descritto le differenze tra le varie tecnologie in commercio, passiamo ora ad una dimostrazione pratica, mostrandovi il nostro video storico del funzionamento del piano cottura a induzione Bosch PIE645Q14E. Si tratta del primo video realizzato da PCI Review, nel lontano anno 2010 (la risoluzione è davvero bassissima).

Filmato del piano cottura a induzione Bosch PIE645Q14E

Per realizzare il nostro filmato, abbiamo impiegato per entrambi i piani cottura (Induzione / GAS) una pentola adatta ai piani cottura a induzione, dotata di triplo fondo con diametro di 15cm.
Il piano cottura a GAS, a causa del triplo fondo piuttosto spesso, ha impiegato molto più tempo dei classici 5 minuti necessari a portare 1 litro d’acqua ad ebollizione.

SCELTA DEL PENTOLAME IN BASE ALLA TIPOLOGIA DI PIANO COTTURA

Leggendo la nostra recensione vi sarete sicuramente posti delle domande, una della quali:

Come faccio a riconoscere il pentolame adatto al mio tipo di piano cottura a induzione ?

Esistono principalmente quattro possibilità per capire se il pentolame che state acquistando sia adatto al vostro piano cottura:

  1. Controllare la documentazione allegata al pentolame, dove viene indicato attraverso dei simboli, con quale tipo di piano sia compatibile il prodotto.
  2. Se non è presente una documentazione cartacea, controllare il fondo del pentolame, dove generalmente vengono incisi i simboli di compatibilità.
  3. Nel caso non vi siano simboli incisi nel fondo del pentolame, ne documentazione allegata; rivolgersi al personale per accertarsi della compatibilità.
  4. Nel caso non vi siano simboli incisi nel fondo del pentolame, ne documentazione allegata e nemmeno il personale è in grado di garantirvi la compatibilità, non vi rimane che la vostra esperienza.
    Il pentolame adatto ai piani radianti deve avere il fondo piatto.
    Il pentolame adatto ai piani alogeni deve avere il fondo piatto e opaco.
    Il pentolame adatto ai piani ad induzione deve avere il fondo spesso, piatto e ricco di ferrite. Per verificare se il fondo sia ricco di ferrite, è sufficiente procurarsi una calamita da accostare al fondo del pentolame; se la calamita si “attacca” allora si può procedere all’acquisto, altrimenti no.

I simboli identificativi che i produttori di pentolame impiegano per indicare all’acquirente la compatibilità con i piani cottura sono generalmente i seguenti:

indica che il pentolame può essere impiegato in tutti i piani cottura a gas
simbolo piano cottura radianteindica che il pentolame dispone di un fondo piatto per essere impiegato nei piani cottura in vetroceramica radianti
simbolo piano cottura alogenoindica che il pentolame dispone di un fondo piatto ed opaco per essere impiegato in piani cottura alogeni
simbolo piano cottura a induzioneindica che il pentolame dispone di un fondo piatto e ricco di ferrite (magnetico) per essere impiegato in piani cottura a induzione

La tecnologia ad induzione rappresenta al giorno d’oggi la miglior soluzione per il futuro del nostro pianeta, dato che se ben utilizzata, offre costi di gestioni equivalenti o addirittura inferiori al metano se abbinata ad un impianto fotovoltaico (garantendo inoltre una riduzione dell’inquinamento derivante dall’uso di combustibili fossili).

Per discutere dei piani cottura a induzione è stata aperto nel nostro forum un apposito topic:

Clicca qui per accedere al Forum relativo al Pentolame per i Piani Cottura a Induzione

Realizzazione articolo: Cristiano Passeri

Ringraziamo la ditta Bosch per aver gentilmente risposto alle nostre domande e per aver accertato la correttezza del nostro articolo.

Note di fine articolo: Per effettuare l’installazione di un piano cottura a induzione, vi consigliamo vivamente di contattare il vostro elettricista di fiducia, in quanto potrebbe essere necessario effettuare delle variazioni nei cablaggi dell’impianto elettrico della vostra abitazione.


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