Problema piano induzione SiemensCita da tartax.a su 25 Settembre 2017, 23:14 Salve,
ho acquistato 8 mesi fa un piano induzione Siemens flexinduction modello EX775LEC1E, ma ho un problema che mi assilla da subito e non so come risolverlo, quindi vi chiedo un consiglio.
Il piano istallato nel mio impianto domestico mi fa scattare il salvavita e non riesco a trovare la causa. Ho chiamato diverse volte l’assistenza, ma secondo loro il piano non ha problemi. Infatti mettendolo a casa di mia madre non scatta mai il salvavita, mentre a casa mia in concomitanza alla caldaia (che è una ibrida a pompa di calore), scatta immediatamente, mentre spegnendo uno dei due non succede nulla.
Ho provato tramite il rivenditore un altro modello di un altra marca, un Candy, e nessun problema.
Al contrario ho fatto provare un altro Siemens (quello con tutto il piano flex), ed appena collegato scatta il salvavita.
Sembra proprio che il Siemens, magari con il flexinduction, non sia compatibile a casa mia, o meglio sia non compatibile con la caldaia.
Può essere che il flexinduction abbia correnti dispense maggiori? Come è possibile che l’assistenza non riconosca il problema visto che con il Candy non c’è problema?
Ah, dimenticavo: naturalmente ha fatto tutte le prove possibili con diversi salvavita, da quelli meno sensibili a quelli a riarmo automatico, ma senza nessun successo.
Cosa posso fare? C’è possibilità di filtrare queste correnti disperse?
Se non trovo una soluzione sono obbligato a rivenderlo e prenderne un altro di marca diversa. In questo ultimo caso limite il rivenditore mi propone uno scambio con un Franke FHSm 8044I o con un Hotpoint KIS740B, quale mi consigliate? So che sono di livello inferiore, ma pur di risolvere il problema sono disposto anche a questo.
Ringrazio in anticipo chi mi può dare una mano.
Saluti
Salve,
ho acquistato 8 mesi fa un piano induzione Siemens flexinduction modello EX775LEC1E, ma ho un problema che mi assilla da subito e non so come risolverlo, quindi vi chiedo un consiglio.
Il piano istallato nel mio impianto domestico mi fa scattare il salvavita e non riesco a trovare la causa. Ho chiamato diverse volte l’assistenza, ma secondo loro il piano non ha problemi. Infatti mettendolo a casa di mia madre non scatta mai il salvavita, mentre a casa mia in concomitanza alla caldaia (che è una ibrida a pompa di calore), scatta immediatamente, mentre spegnendo uno dei due non succede nulla.
Ho provato tramite il rivenditore un altro modello di un altra marca, un Candy, e nessun problema.
Al contrario ho fatto provare un altro Siemens (quello con tutto il piano flex), ed appena collegato scatta il salvavita.
Sembra proprio che il Siemens, magari con il flexinduction, non sia compatibile a casa mia, o meglio sia non compatibile con la caldaia.
Può essere che il flexinduction abbia correnti dispense maggiori? Come è possibile che l’assistenza non riconosca il problema visto che con il Candy non c’è problema?
Ah, dimenticavo: naturalmente ha fatto tutte le prove possibili con diversi salvavita, da quelli meno sensibili a quelli a riarmo automatico, ma senza nessun successo.
Cosa posso fare? C’è possibilità di filtrare queste correnti disperse?
Se non trovo una soluzione sono obbligato a rivenderlo e prenderne un altro di marca diversa. In questo ultimo caso limite il rivenditore mi propone uno scambio con un Franke FHSm 8044I o con un Hotpoint KIS740B, quale mi consigliate? So che sono di livello inferiore, ma pur di risolvere il problema sono disposto anche a questo.
Ringrazio in anticipo chi mi può dare una mano.
Saluti
Cita da Luca72 su 26 Settembre 2017, 08:27 Mi dispiace molto per la tua problematica.. spero possa darti qualche indicazione il nostro guru dell’elettronica ed elettricità Tyco non appena visualizzerà la tua richiesta.
Mi dispiace molto per la tua problematica.. spero possa darti qualche indicazione il nostro guru dell’elettronica ed elettricità Tyco non appena visualizzerà la tua richiesta.
Cita da Tyco su 26 Settembre 2017, 16:26 Mah, non credo che i Siemens abbiano una dispersione significativamente diversa dagli altri. Salta quando accendi una pentola, o appena lo accendi, con tutto a zero?
Potrebbe essere un problema nell’impianto, o anche della pompa di calore. Può essere che la dispersione della pompa sia notevole e che sommata a quella del piano faccia scattare il differenziale. Potrebbe essere che la messa dell’impianto non sia efficiente, e andrebbe verificata da un elettricista.
Il perché non succede con il piano Candy, può dipendere dalla costruzione interna, ma non dalla questione flexy o no. Una differenza che vedo sul Siemens che ho in prova, e quindi su tutti i piani del gruppo BSH con schede fatte nello steso modo, è che la massa “GND” (gli zero volt) della parte elettronica, è collegata con la messa a terra. Questo può dare una maggiore sensibilità a disturbi provenienti dalla messa a terra, specialmente negli impianti di tipo TT, quello usato in Italia, dove la terra è svincolata dal neutro.
Sull’AEG/Electrolux, come spesso negli elettrodomestici in generale, la massa dell’elettronica è separata dalla messa a terra. Può essere questo il motivo per cui con il Siemens ti scatta il salvavita e con il Candy no, ma il problema sembra essere nell’impianto.
Puoi anche misurare con un tester se c’è della tensione fra il neutro la terra, meglio se sulla linea a cui è collegato il piano. Se ci sono più di qualche volt, potrebbe anche questa essere una causa, ma nel tuo caso sembra essere la messa a terra inefficace. In entrambi i casi dovresti fare controllare l’impianto da un elettricista.
Le dispersioni verso terra non si possono “filtrare”, perché se si formano è lì che si devono scaricare. I filtri servono apposta per mandare i disturbi verso terra e scaricarli. Le perdite vanno semmai evitate, intervenendo sugli apparecchi in modo che non si formino con intensità eccessiva.
Mah, non credo che i Siemens abbiano una dispersione significativamente diversa dagli altri. Salta quando accendi una pentola, o appena lo accendi, con tutto a zero?
Potrebbe essere un problema nell’impianto, o anche della pompa di calore. Può essere che la dispersione della pompa sia notevole e che sommata a quella del piano faccia scattare il differenziale. Potrebbe essere che la messa dell’impianto non sia efficiente, e andrebbe verificata da un elettricista.
Il perché non succede con il piano Candy, può dipendere dalla costruzione interna, ma non dalla questione flexy o no. Una differenza che vedo sul Siemens che ho in prova, e quindi su tutti i piani del gruppo BSH con schede fatte nello steso modo, è che la massa “GND” (gli zero volt) della parte elettronica, è collegata con la messa a terra. Questo può dare una maggiore sensibilità a disturbi provenienti dalla messa a terra, specialmente negli impianti di tipo TT, quello usato in Italia, dove la terra è svincolata dal neutro.
Sull’AEG/Electrolux, come spesso negli elettrodomestici in generale, la massa dell’elettronica è separata dalla messa a terra. Può essere questo il motivo per cui con il Siemens ti scatta il salvavita e con il Candy no, ma il problema sembra essere nell’impianto.
Puoi anche misurare con un tester se c’è della tensione fra il neutro la terra, meglio se sulla linea a cui è collegato il piano. Se ci sono più di qualche volt, potrebbe anche questa essere una causa, ma nel tuo caso sembra essere la messa a terra inefficace. In entrambi i casi dovresti fare controllare l’impianto da un elettricista.
Le dispersioni verso terra non si possono “filtrare”, perché se si formano è lì che si devono scaricare. I filtri servono apposta per mandare i disturbi verso terra e scaricarli. Le perdite vanno semmai evitate, intervenendo sugli apparecchi in modo che non si formino con intensità eccessiva.
Cita da tartax.a su 27 Settembre 2017, 22:57 Qualche chiarimento in più:
– per scattare non serve che il piano sia acceso o che ci siano pentole di vario tipo, basta che sia collegato alla rete elettrica domestica.
– Per prova, l’assistenza mi ha portato un altro piano Siemens piccolo a due fuochi, e non scatta mai (ho anche provato a tenerlo acceso con una pentola con acqua a bassa potenza per ore e ore: nessun problema.
So che sembra strano, magari è una coincidenza, ma un piano Candy con fuochi semplici o un Siemens con 2 fuochi semplici non da problemi, mentre 2 Siemens (il mio e quello total flex) con la zona flex, da problemi. Con quello total flex addirittura il salvavita a riarmo automatico motorizzato non riesce nemmeno a riarmare e questo è tipico nel caso di dispersioni importanti e continue.
Concordo che forse l’impianto qualche problema lo ha, ma ho bisogno di aiuto per capire come verificarlo. L’abitazione è nuova e dovrebbe essere tutto fatto secondo le ultime normative, ma un errore non escludo possa esserci.
Per capire se l’impianto ha problemi, devo controllare la terra: quale è la procedura corretta? Controllare con il tester il voltaggio tra fase e neutro, fase e terra e tra neutro e terra? Nel caso, quale potrebbe essere un voltaggio tra neutro e terra che sia indice di un problema? V>5Volts?
Come faccio per capire invece se ci sono dispersioni da parte della pompa di calore o del piano? (Ripeto che se scollego il piano non c’è problema, se scollego la pompa di calore idem, se tengo collegati entrambi, c’è problema). Quale è l’entità di corrente dispersa misurabile? Con che tester? Immagino che parliamo di correnti <30mA, quindi serve un tester con quel campo di misura, corretto?
Può essere che la scheda elettronica del piano flex Siemens generi delle correnti indotte che non riesco a rilevare, ma che siano dannose?
Scusa se faccio tutte queste domande, ma non sono un’elettronico e la via di chiamare un elettricista l’ho già intrapresa senza nessun successo (l’elettricista che ha fatto l’impianto mi dice che non può controllare nulla e secondo lui non c’è nessun problema perchè premendo il pulsante “T” sul salvavita scatta).
Ringrazio in anticipo di info addizionali.
Saluti
Qualche chiarimento in più:
– per scattare non serve che il piano sia acceso o che ci siano pentole di vario tipo, basta che sia collegato alla rete elettrica domestica.
– Per prova, l’assistenza mi ha portato un altro piano Siemens piccolo a due fuochi, e non scatta mai (ho anche provato a tenerlo acceso con una pentola con acqua a bassa potenza per ore e ore: nessun problema.
So che sembra strano, magari è una coincidenza, ma un piano Candy con fuochi semplici o un Siemens con 2 fuochi semplici non da problemi, mentre 2 Siemens (il mio e quello total flex) con la zona flex, da problemi. Con quello total flex addirittura il salvavita a riarmo automatico motorizzato non riesce nemmeno a riarmare e questo è tipico nel caso di dispersioni importanti e continue.
Concordo che forse l’impianto qualche problema lo ha, ma ho bisogno di aiuto per capire come verificarlo. L’abitazione è nuova e dovrebbe essere tutto fatto secondo le ultime normative, ma un errore non escludo possa esserci.
Per capire se l’impianto ha problemi, devo controllare la terra: quale è la procedura corretta? Controllare con il tester il voltaggio tra fase e neutro, fase e terra e tra neutro e terra? Nel caso, quale potrebbe essere un voltaggio tra neutro e terra che sia indice di un problema? V>5Volts?
Come faccio per capire invece se ci sono dispersioni da parte della pompa di calore o del piano? (Ripeto che se scollego il piano non c’è problema, se scollego la pompa di calore idem, se tengo collegati entrambi, c’è problema). Quale è l’entità di corrente dispersa misurabile? Con che tester? Immagino che parliamo di correnti <30mA, quindi serve un tester con quel campo di misura, corretto?
Può essere che la scheda elettronica del piano flex Siemens generi delle correnti indotte che non riesco a rilevare, ma che siano dannose?
Scusa se faccio tutte queste domande, ma non sono un’elettronico e la via di chiamare un elettricista l’ho già intrapresa senza nessun successo (l’elettricista che ha fatto l’impianto mi dice che non può controllare nulla e secondo lui non c’è nessun problema perchè premendo il pulsante “T” sul salvavita scatta).
Ringrazio in anticipo di info addizionali.
Saluti
Cita da Tyco su 28 Settembre 2017, 15:48 Il Siemens a 2 fuochi ha solo una scheda inverter e non 2. Può bastare quello come differenza, e magari su quella scheda, la massa non è collegata alla messa a terra. Le schede delle zone flexy sono praticamente identiche a quelle non flexy e quando le piastre sono spente, l’inverter è spento. E’ più facile che sia il motore della pompa di calore ad avere un’alta dispersione, come spesso i motori dei frigoriferi in genere, non il piano cottura.
Quote: L’elettricista che ha fatto l’impianto mi dice che non può controllare nulla e secondo lui non c’è nessun problema perché premendo il pulsante “T” sul salvavita scatta.
Pazzesco. Non sono un elettricista, ma a quello va tolta l’abilitazione, se ce l’ha. Evidentemente non sa neanche come funziona un differenziale! Il tastino non testa niente verso terra, e in caso perdite reali verso terra, il differenziale scatta anche se la messa a terra non c’è proprio nell’impianto! Il differenziale misura solo la differenza fra la corrente che passa sulla fase e quella che passa sul neutro. Se c’è una differenza scatta, ma non ha nessuna idea di dove vada quella corrente. Il tastino introduce una corrente fra fase e neutro, a cavallo del dispositivo di misura, a cui quindi appare come se fosse una perdita, anche se non lo è. Non misura niente rispetto a terra, a cui non è neanche collegato. Per questo il differenziale aggiunge una qualche sicurezza in più, anche nei vecchi impianti senza terra.
Misurare le correnti di perdita e la messa a terra in modo empirico è pericoloso se non si ha dimestichezza con l’elettricità . Bisogna sapere bene cosa si sta facendo. Chiedi pure ad un altro elettricista, quello è fasullo.
Misurare una corrente di perdita con un tester sarebbe facile in teoria. In realtà con un normale tester si vede poco, perché oggi funziona tutto con alimentatori switching, che producono correnti di perdita ad alta frequenza, di decine di kHz, non solo a 50Hz. I tester normali di solito non vanno bene per quelle frequenze. O segnano zero, o valori falsi. Ci vorrebbero dei misuratori appositi per le perdite. Comunque per misurare la perdita basta collegarsi in serie sul filo della terra dell’apparecchio, con il tester in Ampere AC, cominciando con la scala più alta. Togliere tensione all’apparecchio, prima di collegare e scollegare il tester ovviamente.
Misurare la messa a terra in modo empirico non è facile, ed è poco indicativo. Ogni elettricista dovrebbe avere gli strumenti giusti per farlo, sennò come fa quando posa una messa a terra e a certificare l’impianto? Nel quadro elettrico puoi collegare un polo di una lampadina a incandescenza da almeno 25W alla fase in ingresso al quadro. Misuri quanta corrente passa collegando l’altro polo della lampadina alla terra e poi sul neutro (ovviamente in ingresso al quadro, a monte del differenziale). Se c’è poca differenza e la lampadina si accende bene anche sulla terra, è un buon segno, ma è un’indicazione limitata. La qualità della terra si misura in tutt’altro modo. Prima della misura, è meglio se abbassi tutti i MT del quadro, per evitare che ci sano altre perdite in corso.
Puoi misurare la tensione fra fase e neutro e fra neutro e terra in una qualsiasi presa. Fra neutro e terra, c’è chi dice max 3V ammissibili e chi dice 10-20V. Dipende da vari fattori. Certo se hai 60-90V non va bene.
Il Siemens a 2 fuochi ha solo una scheda inverter e non 2. Può bastare quello come differenza, e magari su quella scheda, la massa non è collegata alla messa a terra. Le schede delle zone flexy sono praticamente identiche a quelle non flexy e quando le piastre sono spente, l’inverter è spento. E’ più facile che sia il motore della pompa di calore ad avere un’alta dispersione, come spesso i motori dei frigoriferi in genere, non il piano cottura.
Quote: L’elettricista che ha fatto l’impianto mi dice che non può controllare nulla e secondo lui non c’è nessun problema perché premendo il pulsante “T” sul salvavita scatta.
Pazzesco. Non sono un elettricista, ma a quello va tolta l’abilitazione, se ce l’ha. Evidentemente non sa neanche come funziona un differenziale! Il tastino non testa niente verso terra, e in caso perdite reali verso terra, il differenziale scatta anche se la messa a terra non c’è proprio nell’impianto! Il differenziale misura solo la differenza fra la corrente che passa sulla fase e quella che passa sul neutro. Se c’è una differenza scatta, ma non ha nessuna idea di dove vada quella corrente. Il tastino introduce una corrente fra fase e neutro, a cavallo del dispositivo di misura, a cui quindi appare come se fosse una perdita, anche se non lo è. Non misura niente rispetto a terra, a cui non è neanche collegato. Per questo il differenziale aggiunge una qualche sicurezza in più, anche nei vecchi impianti senza terra.
Misurare le correnti di perdita e la messa a terra in modo empirico è pericoloso se non si ha dimestichezza con l’elettricità . Bisogna sapere bene cosa si sta facendo. Chiedi pure ad un altro elettricista, quello è fasullo.
Misurare una corrente di perdita con un tester sarebbe facile in teoria. In realtà con un normale tester si vede poco, perché oggi funziona tutto con alimentatori switching, che producono correnti di perdita ad alta frequenza, di decine di kHz, non solo a 50Hz. I tester normali di solito non vanno bene per quelle frequenze. O segnano zero, o valori falsi. Ci vorrebbero dei misuratori appositi per le perdite. Comunque per misurare la perdita basta collegarsi in serie sul filo della terra dell’apparecchio, con il tester in Ampere AC, cominciando con la scala più alta. Togliere tensione all’apparecchio, prima di collegare e scollegare il tester ovviamente.
Misurare la messa a terra in modo empirico non è facile, ed è poco indicativo. Ogni elettricista dovrebbe avere gli strumenti giusti per farlo, sennò come fa quando posa una messa a terra e a certificare l’impianto? Nel quadro elettrico puoi collegare un polo di una lampadina a incandescenza da almeno 25W alla fase in ingresso al quadro. Misuri quanta corrente passa collegando l’altro polo della lampadina alla terra e poi sul neutro (ovviamente in ingresso al quadro, a monte del differenziale). Se c’è poca differenza e la lampadina si accende bene anche sulla terra, è un buon segno, ma è un’indicazione limitata. La qualità della terra si misura in tutt’altro modo. Prima della misura, è meglio se abbassi tutti i MT del quadro, per evitare che ci sano altre perdite in corso.
Puoi misurare la tensione fra fase e neutro e fra neutro e terra in una qualsiasi presa. Fra neutro e terra, c’è chi dice max 3V ammissibili e chi dice 10-20V. Dipende da vari fattori. Certo se hai 60-90V non va bene.
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