Guida: Impianto e collegamenti elettrici
Guida realizzata dall’utente: Tyco
Data di prima pubblicazione 02 Settembre 2014 Ultima revisione: 10 Giugno 2020
(alcune informazioni presenti nella guida sono state estratte dal forum di PCI Review)
ATTENZIONE!
Questa guida intende fornire solo indicazioni di massima. Per chi non ha sufficiente competenza in tema di elettricità, la realizzazione del collegamento ed interventi di modifiche su di un impianto elettrico devono essere affidati ad un elettricista qualificato. PCI Review non è responsabile per danni a persone o cose dovuti ad interventi non eseguiti secondo le norme vigenti.
Guida: Impianto e collegamenti elettrici
Per chi non ha sufficiente competenza con l’elettricità, i collegamenti devono essere fatti da un elettricista qualificato.
Le prese Schuko o italiane grosse hanno una portata massima di 16A (3,7 kW). La maggior parte dei piani cottura elettrici a 4-5 piastre hanno di solito un assorbimento massimo di circa 7,4kW, che in monofase corrispondono ad una corrente di 32A, e fino a 10-11kW, che corrispondono a ben 47A, per certi modelli con 5-6 piastre. Queste assorbimenti vengono raggiunti solo quando tutte le piastre sono accese alla massima potenza.
Per questo motivo un piano cottura di potenza superiore a 3,7kW NON deve mai essere collegato utilizzando una spina mobile Schuko o italiana, neanche se il contatore è da solo 3 kW.
I contatori elettronici da 3kW consentono di assorbire quasi 4kW per 2 o 3 ore, che è già oltre il limite di una presa da 16A. Inoltre si aggiungerebbe il carico di altri elettrodomestici collegati ad altre prese sulla stessa linea. In ogni caso è da evitare l’utilizzo di una spina domestica per un collegamento fisso con una potenza vicina al limite massimo della spina.
In breve le 3 regole fondamentali:
1) I piani cottura di potenza nominale superiore a 3,7kW vanno collegati alla rete sempre utilizzando una MORSETTIERA di sezione appropriata, MAI utilizzando una spina Schuko o italiana grossa (entrambe da 16A, 3,7 kW).
I piani di potenza fino a 3,7kW andrebbero lo stesso collegati con dei morsetti, in quanto le prese domestiche da 16A consentono di assorbire più di 10A (da 2300W a 3700W) solo per un tempo limitato.
2) Il cavo che porta corrente alla presa del piano cottura deve provenire direttamente dal quadro elettrico principale di casa e non deve alimentare altre prese oltre al piano cottura.
Il cavo deve essere di sezione tale da supportare la massima corrente erogata dal contatore, se questa è inferiore a quella massima assorbita dal piano. Solitamente 4-6mmq per 32A, per i piani da 7,4kW e 6-10mmq per 47A, per i piani da 10-11kW. (Valori indicativi per lunghezze di linea fino a circa 15 metri).
3) La linea che alimenta il piano cottura deve essere dotata di interruttore magnetotermico di protezione dedicato. In Italia viene prescritto un magnetotermico con interruttore differenziale, sebbene un secondo differenziale non sia indispensabile. Di norma, il magnetotermico deve essere da:
32A se la linea è da 4-6mmq.
50A se la linea è da 10mmq e si ha un contatore con 10kW in monofase ed un piano cottura da 10-11kW. 16A quadripolare (3 fasi + neutro) in impianti trifase con potenza di contatore uguale o maggiore a 10kW e piano cottura fino a 11kW.
Dove non è possibile disporre di una linea dedicata per il piano cottura:
La soluzione “meno peggio” è quella di smontare una presa Schuko o italiana grossa da 16A e collegare il piano cottura con dei morsetti direttamente alla linea elettrica.
E’ essenziale che la linea che alimenta la presa sia correttamente dimensionata per almeno 16A (in impianti molto vecchi potrebbe non esserlo), con cavi da 4mmq e che la linea sia protetta da un magnetotermico da 16A (3,7kW).
Questa soluzione, sebbene di fatto sia elettricamente sicura, non sarebbe consentita dalle norme, perchè il piano cottura ha un assorbimento massimo nominale in etichetta superiore alla portata della linea (3,7kW). Non ha importanza se il piano sia dotato di funzione di limitazione della potenza massima. Assumersi quindi la responsabilità dell’intervento.
Questa soluzione sarebbe però da evitare se si hanno più di 3 kW di contatore, in quanto il piano cottura rimarrebbe comunque limitato dai 3,7 kW disponibili sulla sua linea, su cui magari gravano altri grossi elettrodomestici come il forno o lavastoviglie. Quindi i fornelli beneficerebbero di poco della maggiore potenza del contatore.
Se sulla linea ci fosse una sola presa, e la linea fosse direttamente collegata al quadro elettrico, è possibile collegarsi con dei morsetti alla linea ed aumentare il magnetotermico oltre i 16A, compatibilmente con la sezione e la lunghezza dei cavi.
Il collegamento del piano cottura:
Tutti i piani cottura di potenza superiore a 3,7kW sono progettati per funzionare in impianti trifase, ma possono essere collegati anche in monofase. I modelli con potenza fino a 7,4 kW utilizzano di solito 2 fasi. Le due fasi utilizzate devono così fornire ciascuna massimo solo 16A. I modelli da 10-11kW utilizzano invece tutte e 3 le fasi, per mantenere l’assorbimento su ciascuna fase sotto i 16A, che è il limite in corrente degli allacciamenti domestici trifase da 11kW, che sono lo standard in diversi paesi europei.
Negli impianti monofase la singola fase disponibile, deve quindi supportare tutta la corrente, che invece sarebbe stata suddivisa in 2 o 3 fasi. Con un piano cottura da 10kW il cavo della linea deve sostenere da solo tutti i 47 Ampere, anzichè 16A!
Nel collegamento in impianti monofase è necessario quindi sdoppiare la fase disponibile in 2 o 3 finte fasi, aggiungendo un ponte sulla morsettiera del piano per portarla anche sul morsetto che sarebbe dedicato alla seconda e terza fase (se utilizzata dal piano). Il cavo che va dalla presa al piano cottura è di regola un cavo apposito, meccanicamente robusto, con guaina esterna resistente al calore.
Sul piano cottura:
Alcuni piani da 7,4 kW acquistati su internet e provenienti da mercati esteri vengono consegnati con un cavo composto da 3 fili (2 fasi +neutro) + terra da 1,5 o 2,5mmq. Questo cavo non può essere utilizzato in un impianto monofase, perché il neutro non avrebbe sezione sufficiente per coprire tutto l’assorbimento!
Molti modelli da 7,4kW vengono consegnati con uno cavo standard per uso trifase, composto da 5 fili con sezione di 2,5mmq. In questo caso, in un impianto monofase basta unire insieme 2 fili delle fasi (es. nero e marrone) e unire gli altri 2 fili per il neutro (es. blu e grigio). Sul lato della presa a muro vanno uniti insieme con dei morsetti. In monofase la sezione del filo del neutro deve essere uguale quella della fase. La terra si collega a parte sul suo morsetto.
Non bisogna assolutamente fare un ponte sulla morsettiera del piano, se si porta al piano cottura un solo conduttore da 2,5mmq per la fase o per il neutro. La sezione sarebbe insufficiente per coprire l’assorbimento!
Se il piano è da 10-11kW, il cavo a 5 poli da 2,5mmq non si può utilizzare in monofase, perché il neutro rimarrebbe di sezione insufficiente. Bisogna utilizzare del cavo da 10 mmq.
Nota sulla tensione di 400V o 380V indicata sulle etichette e sui manuali istruzioni:
Queste tensioni sono riferite alle linee trifase, e si tratta della tensione che si crea fra una fase ed una qualsiasi delle altre due. NON è la tensione presente su ogni singola fase (non è la scossa che si prenderebbe toccando UNA SOLA delle 3 fasi, tanto per capire).
Quando fra una fase e l’altra si creano 400V significa che fra ogni fase e il neutro ci sono i noti 230V. Nelle abitazioni con 230V monofase, quel 230V non è altro che una sola delle 3 fasi proveniente da una cabina elettrica con 400V trifase.
In Italia la vecchia trifase a 380V è stata innalzata a 400V per adeguarsi allo standard europeo più diffuso. Con 380V trifase si hanno 220V fra ciascuna fase ed il neutro, invece di 230V.
Al loro interno i piani cottura per funzionare utilizzano i 230V che si trovano fra fase e neutro. Non utilizzano i 380-400V fra una fase e l’altra.
I 380V o 400V indicati nelle etichette dei piani cottura indicano soltanto che si tratta di una tensione trifase, dove quindi la sezione del neutro non è la somma della sezione delle fasi.
Se si avesse un piano cottura con i etichetta le tensioni di 380/220V non dovrebbero esserci problemi ad utilizzarlo con i 400/230V, perché un 5% di tensione in più dovrebbe essere compreso nelle tolleranze di tutti gli apparecchi. La tolleranza standard dovrebbe essere del 10%, quindi è ancora maggiore.
Prese a muro:
All’estero sono utilizzate prese apposite per i piani cottura, costituite da una morsettiera. Non so se ce ci sono anche in Italia. All’estero si trovano in tutti i brico per pochi €.
Ce ne sono di 2 tipi: con i morsetti in linea o disposti in cerchio. I contatti sono 5 (3 fasi + neutro + terra).
In Germania le linee per le prese trifase da 16A sono realizzate con fili rigidi di solo 1,5 mmq di sezione, per 11kW totali. In Italia credo che si usino fili flessibili da 2,5mmq, ma non lo so.
In un impianto monofase servono invece solo 3 morsetti (fase, neutro e terra), ma i cavi devono essere di sezione maggiore, almeno 4-6 mmq per i piani da 7kW e 10mmq per quelli da 10-11kW. (Le sezioni sono valide per lunghezze di linea fino a circa 20m).
Se in Italia non si trovano prese simili e con morsetti di sezione adatta, è sufficiente utilizzare un mammut.
In ogni caso i terminali dei fili devono venire protetti con gli appositi puntali a crimpare, per evitare danneggiamenti dovuti alla stretta della vite a nudo sui fili, con possibili surriscaldamenti durante il funzionamento.
Foto: puntale a crimpare, da stringere sui terminali da stringere in morsettiera (ci sono varie misure)
Foto: Esempio di presa a muro trifase con poli in linea, utilizzata in Germania. (Dimensioni esterne 8 x 8 cm)
Come si vede i fili sono notevolmente piccoli (1,5 mmq di filo rigido per 11kW totali), rispetto ad una linea monofase.
Foto: C’è anche in versione con i morsetti disposti in cerchio (dimensioni esterne 8 x 8 cm). Anche in questa foto sono visibili solo i cavi della linea. Il piano va collegato ai morsetti liberi.
Queste prese sono sempre collegate direttamente al quadro elettrico e protette da interruttori magnetotermici (i canonici 16A per ogni fase). In Germania i cavi dell’impianto sono di tipo rigido, composti da un unico conduttore, quindi non richiedono i puntali di protezione. Sono invece necessari sui cavi flessibili che vanno al piano cottura.
NOTE:
– Tutti i piani cottura hanno una gestione interna della potenza non disattivabile, che impedisce di superare 16A di assorbimento massimo su ogni singola fase. Questo perché, come già detto, in altre nazioni, questo è il limite da non superare su ciascuna fase, negli allacciamenti trifase di base previsti per le abitazioni.
Questo è il motivo per cui non è possibile attivare il livello booster contemporaneamente su 2 piastre alimentate dalla stessa fase. Di solito le piastre di ciascuna metà destra/sinistra del sono alimentate dalla stessa fase.
Se per esempio si accendono al massimo il fuoco da 21cm ed uno da 18cm appartenenti alla coppia di sinistra o destra del piano, richiederebbero insieme circa 4,45kW (19A). Allora una delle due piastre viene abbassata automaticamente al livello 8 dal power manager interno, per impedire che si superino i 3,6 kW (16A) sulla fase utilizzata.
– In alcune zone in Italia, soprattutto nella zona di Roma, è presente ancora la vecchissima distribuzione elettrica trifase a 127/220V, dove i 220V non sono la tensione fra fase e neutro, ma fra fase e fase. In questo caso la linea monofase non comprende il neutro ed entrambi i conduttori della linea si trovano alla tensione effettiva di 127V, ma che fra loro risulta di 220V. Questa alimentazione insolita non dovrebbe creare problemi di funzionamento ai piani a induzione.
Guida realizzata dall’utente: Tyco
Data di prima pubblicazione 02 Settembre 2014 Ultima revisione: 10 Giugno 2020
(alcune informazioni presenti nella guida sono state estratte dal forum di PCI Review)
ATTENZIONE!
Questa guida intende fornire solo indicazioni di massima. Per chi non ha sufficiente competenza in tema di elettricità, la realizzazione del collegamento ed interventi di modifiche su di un impianto elettrico devono essere affidati ad un elettricista qualificato. PCI Review non è responsabile per danni a persone o cose dovuti ad interventi non eseguiti secondo le norme vigenti.
Guida: Impianto e collegamenti elettrici
Per chi non ha sufficiente competenza con l’elettricità, i collegamenti devono essere fatti da un elettricista qualificato.
Le prese Schuko o italiane grosse hanno una portata massima di 16A (3,7 kW). La maggior parte dei piani cottura elettrici a 4-5 piastre hanno di solito un assorbimento massimo di circa 7,4kW, che in monofase corrispondono ad una corrente di 32A, e fino a 10-11kW, che corrispondono a ben 47A, per certi modelli con 5-6 piastre. Queste assorbimenti vengono raggiunti solo quando tutte le piastre sono accese alla massima potenza.
Per questo motivo un piano cottura di potenza superiore a 3,7kW NON deve mai essere collegato utilizzando una spina mobile Schuko o italiana, neanche se il contatore è da solo 3 kW.
I contatori elettronici da 3kW consentono di assorbire quasi 4kW per 2 o 3 ore, che è già oltre il limite di una presa da 16A. Inoltre si aggiungerebbe il carico di altri elettrodomestici collegati ad altre prese sulla stessa linea. In ogni caso è da evitare l’utilizzo di una spina domestica per un collegamento fisso con una potenza vicina al limite massimo della spina.
In breve le 3 regole fondamentali:
1) I piani cottura di potenza nominale superiore a 3,7kW vanno collegati alla rete sempre utilizzando una MORSETTIERA di sezione appropriata, MAI utilizzando una spina Schuko o italiana grossa (entrambe da 16A, 3,7 kW).
I piani di potenza fino a 3,7kW andrebbero lo stesso collegati con dei morsetti, in quanto le prese domestiche da 16A consentono di assorbire più di 10A (da 2300W a 3700W) solo per un tempo limitato.
2) Il cavo che porta corrente alla presa del piano cottura deve provenire direttamente dal quadro elettrico principale di casa e non deve alimentare altre prese oltre al piano cottura.
Il cavo deve essere di sezione tale da supportare la massima corrente erogata dal contatore, se questa è inferiore a quella massima assorbita dal piano. Solitamente 4-6mmq per 32A, per i piani da 7,4kW e 6-10mmq per 47A, per i piani da 10-11kW. (Valori indicativi per lunghezze di linea fino a circa 15 metri).
3) La linea che alimenta il piano cottura deve essere dotata di interruttore magnetotermico di protezione dedicato. In Italia viene prescritto un magnetotermico con interruttore differenziale, sebbene un secondo differenziale non sia indispensabile. Di norma, il magnetotermico deve essere da:
32A se la linea è da 4-6mmq.
50A se la linea è da 10mmq e si ha un contatore con 10kW in monofase ed un piano cottura da 10-11kW. 16A quadripolare (3 fasi + neutro) in impianti trifase con potenza di contatore uguale o maggiore a 10kW e piano cottura fino a 11kW.
Dove non è possibile disporre di una linea dedicata per il piano cottura:
La soluzione “meno peggio” è quella di smontare una presa Schuko o italiana grossa da 16A e collegare il piano cottura con dei morsetti direttamente alla linea elettrica.
E’ essenziale che la linea che alimenta la presa sia correttamente dimensionata per almeno 16A (in impianti molto vecchi potrebbe non esserlo), con cavi da 4mmq e che la linea sia protetta da un magnetotermico da 16A (3,7kW).
Questa soluzione, sebbene di fatto sia elettricamente sicura, non sarebbe consentita dalle norme, perchè il piano cottura ha un assorbimento massimo nominale in etichetta superiore alla portata della linea (3,7kW). Non ha importanza se il piano sia dotato di funzione di limitazione della potenza massima. Assumersi quindi la responsabilità dell’intervento.
Questa soluzione sarebbe però da evitare se si hanno più di 3 kW di contatore, in quanto il piano cottura rimarrebbe comunque limitato dai 3,7 kW disponibili sulla sua linea, su cui magari gravano altri grossi elettrodomestici come il forno o lavastoviglie. Quindi i fornelli beneficerebbero di poco della maggiore potenza del contatore.
Se sulla linea ci fosse una sola presa, e la linea fosse direttamente collegata al quadro elettrico, è possibile collegarsi con dei morsetti alla linea ed aumentare il magnetotermico oltre i 16A, compatibilmente con la sezione e la lunghezza dei cavi.
Il collegamento del piano cottura:
Tutti i piani cottura di potenza superiore a 3,7kW sono progettati per funzionare in impianti trifase, ma possono essere collegati anche in monofase. I modelli con potenza fino a 7,4 kW utilizzano di solito 2 fasi. Le due fasi utilizzate devono così fornire ciascuna massimo solo 16A. I modelli da 10-11kW utilizzano invece tutte e 3 le fasi, per mantenere l’assorbimento su ciascuna fase sotto i 16A, che è il limite in corrente degli allacciamenti domestici trifase da 11kW, che sono lo standard in diversi paesi europei.
Negli impianti monofase la singola fase disponibile, deve quindi supportare tutta la corrente, che invece sarebbe stata suddivisa in 2 o 3 fasi. Con un piano cottura da 10kW il cavo della linea deve sostenere da solo tutti i 47 Ampere, anzichè 16A!
Nel collegamento in impianti monofase è necessario quindi sdoppiare la fase disponibile in 2 o 3 finte fasi, aggiungendo un ponte sulla morsettiera del piano per portarla anche sul morsetto che sarebbe dedicato alla seconda e terza fase (se utilizzata dal piano). Il cavo che va dalla presa al piano cottura è di regola un cavo apposito, meccanicamente robusto, con guaina esterna resistente al calore.
Sul piano cottura:
Alcuni piani da 7,4 kW acquistati su internet e provenienti da mercati esteri vengono consegnati con un cavo composto da 3 fili (2 fasi +neutro) + terra da 1,5 o 2,5mmq. Questo cavo non può essere utilizzato in un impianto monofase, perché il neutro non avrebbe sezione sufficiente per coprire tutto l’assorbimento!
Molti modelli da 7,4kW vengono consegnati con uno cavo standard per uso trifase, composto da 5 fili con sezione di 2,5mmq. In questo caso, in un impianto monofase basta unire insieme 2 fili delle fasi (es. nero e marrone) e unire gli altri 2 fili per il neutro (es. blu e grigio). Sul lato della presa a muro vanno uniti insieme con dei morsetti. In monofase la sezione del filo del neutro deve essere uguale quella della fase. La terra si collega a parte sul suo morsetto.
Non bisogna assolutamente fare un ponte sulla morsettiera del piano, se si porta al piano cottura un solo conduttore da 2,5mmq per la fase o per il neutro. La sezione sarebbe insufficiente per coprire l’assorbimento!
Se il piano è da 10-11kW, il cavo a 5 poli da 2,5mmq non si può utilizzare in monofase, perché il neutro rimarrebbe di sezione insufficiente. Bisogna utilizzare del cavo da 10 mmq.
Nota sulla tensione di 400V o 380V indicata sulle etichette e sui manuali istruzioni:
Queste tensioni sono riferite alle linee trifase, e si tratta della tensione che si crea fra una fase ed una qualsiasi delle altre due. NON è la tensione presente su ogni singola fase (non è la scossa che si prenderebbe toccando UNA SOLA delle 3 fasi, tanto per capire).
Quando fra una fase e l’altra si creano 400V significa che fra ogni fase e il neutro ci sono i noti 230V. Nelle abitazioni con 230V monofase, quel 230V non è altro che una sola delle 3 fasi proveniente da una cabina elettrica con 400V trifase.
In Italia la vecchia trifase a 380V è stata innalzata a 400V per adeguarsi allo standard europeo più diffuso. Con 380V trifase si hanno 220V fra ciascuna fase ed il neutro, invece di 230V.
Al loro interno i piani cottura per funzionare utilizzano i 230V che si trovano fra fase e neutro. Non utilizzano i 380-400V fra una fase e l’altra.
I 380V o 400V indicati nelle etichette dei piani cottura indicano soltanto che si tratta di una tensione trifase, dove quindi la sezione del neutro non è la somma della sezione delle fasi.
Se si avesse un piano cottura con i etichetta le tensioni di 380/220V non dovrebbero esserci problemi ad utilizzarlo con i 400/230V, perché un 5% di tensione in più dovrebbe essere compreso nelle tolleranze di tutti gli apparecchi. La tolleranza standard dovrebbe essere del 10%, quindi è ancora maggiore.
Prese a muro:
All’estero sono utilizzate prese apposite per i piani cottura, costituite da una morsettiera. Non so se ce ci sono anche in Italia. All’estero si trovano in tutti i brico per pochi €.
Ce ne sono di 2 tipi: con i morsetti in linea o disposti in cerchio. I contatti sono 5 (3 fasi + neutro + terra).
In Germania le linee per le prese trifase da 16A sono realizzate con fili rigidi di solo 1,5 mmq di sezione, per 11kW totali. In Italia credo che si usino fili flessibili da 2,5mmq, ma non lo so.
In un impianto monofase servono invece solo 3 morsetti (fase, neutro e terra), ma i cavi devono essere di sezione maggiore, almeno 4-6 mmq per i piani da 7kW e 10mmq per quelli da 10-11kW. (Le sezioni sono valide per lunghezze di linea fino a circa 20m).
Se in Italia non si trovano prese simili e con morsetti di sezione adatta, è sufficiente utilizzare un mammut.
In ogni caso i terminali dei fili devono venire protetti con gli appositi puntali a crimpare, per evitare danneggiamenti dovuti alla stretta della vite a nudo sui fili, con possibili surriscaldamenti durante il funzionamento.
Foto: puntale a crimpare, da stringere sui terminali da stringere in morsettiera (ci sono varie misure)
Foto: Esempio di presa a muro trifase con poli in linea, utilizzata in Germania. (Dimensioni esterne 8 x 8 cm)
Come si vede i fili sono notevolmente piccoli (1,5 mmq di filo rigido per 11kW totali), rispetto ad una linea monofase.
Foto: C’è anche in versione con i morsetti disposti in cerchio (dimensioni esterne 8 x 8 cm). Anche in questa foto sono visibili solo i cavi della linea. Il piano va collegato ai morsetti liberi.
Queste prese sono sempre collegate direttamente al quadro elettrico e protette da interruttori magnetotermici (i canonici 16A per ogni fase). In Germania i cavi dell’impianto sono di tipo rigido, composti da un unico conduttore, quindi non richiedono i puntali di protezione. Sono invece necessari sui cavi flessibili che vanno al piano cottura.
NOTE:
– Tutti i piani cottura hanno una gestione interna della potenza non disattivabile, che impedisce di superare 16A di assorbimento massimo su ogni singola fase. Questo perché, come già detto, in altre nazioni, questo è il limite da non superare su ciascuna fase, negli allacciamenti trifase di base previsti per le abitazioni.
Questo è il motivo per cui non è possibile attivare il livello booster contemporaneamente su 2 piastre alimentate dalla stessa fase. Di solito le piastre di ciascuna metà destra/sinistra del sono alimentate dalla stessa fase.
Se per esempio si accendono al massimo il fuoco da 21cm ed uno da 18cm appartenenti alla coppia di sinistra o destra del piano, richiederebbero insieme circa 4,45kW (19A). Allora una delle due piastre viene abbassata automaticamente al livello 8 dal power manager interno, per impedire che si superino i 3,6 kW (16A) sulla fase utilizzata.
– In alcune zone in Italia, soprattutto nella zona di Roma, è presente ancora la vecchissima distribuzione elettrica trifase a 127/220V, dove i 220V non sono la tensione fra fase e neutro, ma fra fase e fase. In questo caso la linea monofase non comprende il neutro ed entrambi i conduttori della linea si trovano alla tensione effettiva di 127V, ma che fra loro risulta di 220V. Questa alimentazione insolita non dovrebbe creare problemi di funzionamento ai piani a induzione.
Webmaster / Amministratore / Fondatore di PCI Review Cita da blafos su 3 Settembre 2014, 17:57 Grazie Cristiano (e Tyco),
ancora una volta PCI Review ha fatto un lavoro eccellente.
Vorrei chiedere qualche delucidazione in merito a quel passaggio della guida che ho evidenziato: sono in procinto di prendere il NEFF t54t86n2 questo modello viene riportato come 5 fuochi quindi c’è differenza nel collegamento?
In base alle caratteristiche riportate qui sotto, che tipo di cavo, morsetti e interruttore magnetotermico sarebbe corretto usare?
– Zone cottura: 1 x 380×200 mm, 3.3 kW (max. Potenza 3.6 kW)induzione or 2 x 190x200mm, 2.0 kW (max. Potenza 2.5 kW) induzione; 1 x à˜ 240 mm, 2.2 kW (max. Potenza 3.3 kW)induzione; 1 x à˜ 180 mm, 2.2 kW (max. Potenza 2.5 kW) induzione; 1 x à˜ 145 mm, 1.4 kW (max. Potenza 1.8 kW) induzione.
Grazie per la collaborazione
Grazie Cristiano (e Tyco),
ancora una volta PCI Review ha fatto un lavoro eccellente.
Vorrei chiedere qualche delucidazione in merito a quel passaggio della guida che ho evidenziato: sono in procinto di prendere il NEFF t54t86n2 questo modello viene riportato come 5 fuochi quindi c’è differenza nel collegamento?
In base alle caratteristiche riportate qui sotto, che tipo di cavo, morsetti e interruttore magnetotermico sarebbe corretto usare?
– Zone cottura: 1 x 380×200 mm, 3.3 kW (max. Potenza 3.6 kW)induzione or 2 x 190x200mm, 2.0 kW (max. Potenza 2.5 kW) induzione; 1 x à˜ 240 mm, 2.2 kW (max. Potenza 3.3 kW)induzione; 1 x à˜ 180 mm, 2.2 kW (max. Potenza 2.5 kW) induzione; 1 x à˜ 145 mm, 1.4 kW (max. Potenza 1.8 kW) induzione.
Grazie per la collaborazione
Cita da Tyco su 3 Settembre 2014, 20:42 E’ strano. La somma dei fuochi nelle varie combinazioni darebbe un consumo massimo di 9,1 o 9,8 KW, a seconda di come viene usata la zona flessibile. Il sito riporta però un consumo massimo di 7,2 KW, tipico dei piani a 4 fuochi. Sul manuale si vede che si collega come i piani a 4 fuochi, utilizzando 2 fasi. Sembra quindi che sia limitato internamente per non superare i 7,2 KW. Forse non hanno voluto implementare la parte per gestire la terza fase e non hanno voluto sforare i 16A per fase, non saprei. I cavi che vanno dal piano cottura al muro dovrebbero essere già in dotazione (di solito sono da 2,5mmq), basta che li colleghi come indicato nelle istruzioni. Per i cavi che vanno fino al contatore, dipende dalla distanza. Per una linea monofase ci vogliono 4 o 6 mmq, a seconda della distanza. Quanti metri sono fino al contatore? Per il magnetotermico, da quanto è il tuo contatore? Per i morsetti non so dirti un tipo preciso, chiedi in un negozio di materiale elettrico una volta che sai le sezioni dei cavi. Qui ci sono delle prese a muro apposta per i fornelli, che contengono una morsettiera apposita. In Italia non so se ci sono, o se bisogna usare dei morsetti volanti.
E’ strano. La somma dei fuochi nelle varie combinazioni darebbe un consumo massimo di 9,1 o 9,8 KW, a seconda di come viene usata la zona flessibile. Il sito riporta però un consumo massimo di 7,2 KW, tipico dei piani a 4 fuochi. Sul manuale si vede che si collega come i piani a 4 fuochi, utilizzando 2 fasi. Sembra quindi che sia limitato internamente per non superare i 7,2 KW. Forse non hanno voluto implementare la parte per gestire la terza fase e non hanno voluto sforare i 16A per fase, non saprei. I cavi che vanno dal piano cottura al muro dovrebbero essere già in dotazione (di solito sono da 2,5mmq), basta che li colleghi come indicato nelle istruzioni. Per i cavi che vanno fino al contatore, dipende dalla distanza. Per una linea monofase ci vogliono 4 o 6 mmq, a seconda della distanza. Quanti metri sono fino al contatore? Per il magnetotermico, da quanto è il tuo contatore? Per i morsetti non so dirti un tipo preciso, chiedi in un negozio di materiale elettrico una volta che sai le sezioni dei cavi. Qui ci sono delle prese a muro apposta per i fornelli, che contengono una morsettiera apposita. In Italia non so se ci sono, o se bisogna usare dei morsetti volanti.
Cita da zerokalc su 23 Ottobre 2014, 08:59 Ciao
a tutti, sono nuovo del forum, vorrei sottoporvi un dubbio sul collegamento
elettrico del mio piano ad induzione NEFF T45T80X1.
La cucina attuale ha come predisposizione 2 prese shucko
da 16A. I cavi (da 2.5mm2) non sono diretti ad un interruttore magnetotermico dedicato, ma
sono collegati al montante assieme a tutta la parte di ‘forza’ dell’impianto
elettrico.
Attualmente il piano cottura e’ collegato ad una sola di queste prese shucko (installato da elettricista 3 anni fa) e non e’ mai stata
impostata la limitazione di potenza.
Ora stiamo spostando la cucina in un altro locale e di
conseguenza ho provveduto a fare aggiungere al muratore un’apposita traccia per
la predisposizione per il fornello. Dovrei quindi tirare i cavi di sezione
apposita per poterlo collegare in modo opportuno.
L’impianto elettrico e’ certificato per i 6kW ma ad oggi
abbiamo un contratto standard da 3kW.
Ora avrei un paio di domande:
- Sono stato fortunatissimo che nei 3 anni passati non e’ successo nulla?
- Non ho la possibilità di tirare un cavo direttamente ad un magnetotermico in quanto non c’e’ spazio. Come posso ovviare? Che sezione di filo devo utilizzare?
Vi ringrazio anticipatamente per le risposte,
Filippo
Ciao
a tutti, sono nuovo del forum, vorrei sottoporvi un dubbio sul collegamento
elettrico del mio piano ad induzione NEFF T45T80X1.
La cucina attuale ha come predisposizione 2 prese shucko
da 16A. I cavi (da 2.5mm2) non sono diretti ad un interruttore magnetotermico dedicato, ma
sono collegati al montante assieme a tutta la parte di ‘forza’ dell’impianto
elettrico.
Attualmente il piano cottura e’ collegato ad una sola di queste prese shucko (installato da elettricista 3 anni fa) e non e’ mai stata
impostata la limitazione di potenza.
Ora stiamo spostando la cucina in un altro locale e di
conseguenza ho provveduto a fare aggiungere al muratore un’apposita traccia per
la predisposizione per il fornello. Dovrei quindi tirare i cavi di sezione
apposita per poterlo collegare in modo opportuno.
L’impianto elettrico e’ certificato per i 6kW ma ad oggi
abbiamo un contratto standard da 3kW.
Ora avrei un paio di domande:
- Sono stato fortunatissimo che nei 3 anni passati non e’ successo nulla?
- Non ho la possibilità di tirare un cavo direttamente ad un magnetotermico in quanto non c’e’ spazio. Come posso ovviare? Che sezione di filo devo utilizzare?
Vi ringrazio anticipatamente per le risposte,
Filippo
Cita da Tyco su 26 Ottobre 2014, 12:02 L’elettricista ha fatto un lavoro da cani se non ha usato dei morsetti. Con il contatore da 3 KW la schuko difficilmente sarà stata sovraccaricata molto oltre il limite massimo. Ma come è scritto nella guida, è comunque da evitare. Se tiri una linea dedicata e la distanza è max di 15 metri, 4 mmq dovrebbero bastare. Con 6 stai largo anche per 7,2 KW.
L’elettricista ha fatto un lavoro da cani se non ha usato dei morsetti. Con il contatore da 3 KW la schuko difficilmente sarà stata sovraccaricata molto oltre il limite massimo. Ma come è scritto nella guida, è comunque da evitare. Se tiri una linea dedicata e la distanza è max di 15 metri, 4 mmq dovrebbero bastare. Con 6 stai largo anche per 7,2 KW.
Cita da alexrm su 17 Dicembre 2014, 11:23 Salve,
ho letto il post molto interessante. Il mio piano cottura, IKEA Hà–GVà„RDIG che può esssere allacciato con un attacco a 32A o due a 16A.
La distanza dal quadro è di 15 mt.
Posso usare cavi da 4mm o meglio 6mm?
Posso usare due prese standard o shucko da 16A o meglio i morsetti?
Thanks
Salve,
ho letto il post molto interessante. Il mio piano cottura, IKEA Hà–GVà„RDIG che può esssere allacciato con un attacco a 32A o due a 16A.
La distanza dal quadro è di 15 mt.
Posso usare cavi da 4mm o meglio 6mm?
Posso usare due prese standard o shucko da 16A o meglio i morsetti?
Thanks
Cita da Tyco su 17 Dicembre 2014, 13:35
Il collegamento
con 2 x16A è riferito all’allacciamento con la trifase. Nel tuo caso devi
prendere l’unica fase che c’è, in teoria da 32 A, e sdoppiarla.
Se il contatore è
da 3 KW e non intendi aumentarlo mai, 4 mmq dal contatore alla presa bastano.
Sennò fai 6 mmq. Come è scritto nella guida non usare 2 prese schuko. Collega i
cavi da 2,5 mmq che vengono dal piano con una morsettiera ai cavi della linea.
Insieme al piano ci dovrebbe essere un cavo da 2,5mmq per ognuna delle due fasi
+ neutro + terra.
Il collegamento
con 2 x16A è riferito all’allacciamento con la trifase. Nel tuo caso devi
prendere l’unica fase che c’è, in teoria da 32 A, e sdoppiarla.
Se il contatore è
da 3 KW e non intendi aumentarlo mai, 4 mmq dal contatore alla presa bastano.
Sennò fai 6 mmq. Come è scritto nella guida non usare 2 prese schuko. Collega i
cavi da 2,5 mmq che vengono dal piano con una morsettiera ai cavi della linea.
Insieme al piano ci dovrebbe essere un cavo da 2,5mmq per ognuna delle due fasi
+ neutro + terra.
Salve a tutti, mi chiamo Giulio è questo è il mio primo post nel forum.
Rispondo su questo thread perchè giusto avantieri mi hanno montato la nuova cucina con piano a induzione.
Scrivo, in particolare, per sapere se l’installazione che mi hanno fatto è ok, oppure se mi devo preoccupare/prendere precauzioni. Nello specifico, quello che è stato fatto dai montatori è stato comprare una ciabatta da 3500 watt, e attaccare a questa ciabatta le tre prese di frigorifero, forno e piano cottura a induzione. Siccome non ho competenze di collegamenti elettrici, mi chiedevo: è una installazione che va bene? Dovrei farmi modificare qualcosa? Si suggerisce qualche accorgimento?
Salve a tutti, mi chiamo Giulio è questo è il mio primo post nel forum.
Rispondo su questo thread perchè giusto avantieri mi hanno montato la nuova cucina con piano a induzione.
Scrivo, in particolare, per sapere se l’installazione che mi hanno fatto è ok, oppure se mi devo preoccupare/prendere precauzioni. Nello specifico, quello che è stato fatto dai montatori è stato comprare una ciabatta da 3500 watt, e attaccare a questa ciabatta le tre prese di frigorifero, forno e piano cottura a induzione. Siccome non ho competenze di collegamenti elettrici, mi chiedevo: è una installazione che va bene? Dovrei farmi modificare qualcosa? Si suggerisce qualche accorgimento?
Cita da Tyco su 20 Gennaio 2015, 08:54 Ma sono pazzi?? Attaccare tutto a una ciabatta? Già solo il piano non andrebbe mai collegato con una schucko, e quelli ci hanno attaccato anche il forno e il frigo?
L’impianto elettrico va preparato prima di montare la cucina, quando c’è un piano un piano elettrico.
Che piano è? Finchè è collegato così, limitalo a 3KW e non usare mai il forno mentre cucini. Il forno e il frigo li puoi lasciare attaccati alla ciabatta, se insieme non superano i 3,5 KW, ma per il piano devi assolutamente
portare una linea dedicata con interruttore magnetotermico, oppure smontare una presa e collegarlo con una morsettiera, senza attaccarci altro. Il piano deve essere limitato ad una potenza non superiore a quella portata dai cavi nel muro.
Quanti KW hai di contatore? La cucina ha un interruttore magnetoremico dedicato nel quadro elettrico? Che sezione hanno i cavi nel muro?
Ma sono pazzi?? Attaccare tutto a una ciabatta? Già solo il piano non andrebbe mai collegato con una schucko, e quelli ci hanno attaccato anche il forno e il frigo?
L’impianto elettrico va preparato prima di montare la cucina, quando c’è un piano un piano elettrico.
Che piano è? Finchè è collegato così, limitalo a 3KW e non usare mai il forno mentre cucini. Il forno e il frigo li puoi lasciare attaccati alla ciabatta, se insieme non superano i 3,5 KW, ma per il piano devi assolutamente
portare una linea dedicata con interruttore magnetotermico, oppure smontare una presa e collegarlo con una morsettiera, senza attaccarci altro. Il piano deve essere limitato ad una potenza non superiore a quella portata dai cavi nel muro.
Quanti KW hai di contatore? La cucina ha un interruttore magnetoremico dedicato nel quadro elettrico? Che sezione hanno i cavi nel muro?
Ciao Tyco.
Anzitutto grazie per la risposta.
Allora, frigo e forno, insieme, non dovrebbero mai superare i 3.5 KW (stando ai montatori, il forno viaggia sui 1.5 KW, mentre il frigo, che è di classe A qualcosa, non dovrebbe superare gli 0.5 KW).
Per il piano cottura, che non accenderò mai in contemporanea con il forno (o uno, o l’altro), ho la possibilità di limitare l’assorbimento di potenza. A meno di non aver interpretato male il libretto di istruzioni, infatti, ho tra le opzioni di power management un limitatore di potenza. Pensavo (ne parlavo giusto in un altro topic sempre su questo forum: http://www.recensioni-piano-cottura-ad-induzione-magnetica.it/forum/topic399&MF=Y_post2615.html#2615) di limitare la potenza del piano a 2 KW (o qualcosa di simile).
Il mio contatore è il classico da 3 KW.
Francamente, non ho idea di quale sia la sezione dei cavi nel muro, nè credo ci sia un interruttore magnetotermico (che non so cos’è, ma non ci sono interruttori particolari in cucina).
Ciao Tyco.
Anzitutto grazie per la risposta.
Allora, frigo e forno, insieme, non dovrebbero mai superare i 3.5 KW (stando ai montatori, il forno viaggia sui 1.5 KW, mentre il frigo, che è di classe A qualcosa, non dovrebbe superare gli 0.5 KW).
Per il piano cottura, che non accenderò mai in contemporanea con il forno (o uno, o l’altro), ho la possibilità di limitare l’assorbimento di potenza. A meno di non aver interpretato male il libretto di istruzioni, infatti, ho tra le opzioni di power management un limitatore di potenza. Pensavo (ne parlavo giusto in un altro topic sempre su questo forum: http://www.recensioni-piano-cottura-ad-induzione-magnetica.it/forum/topic399&MF=Y_post2615.html#2615) di limitare la potenza del piano a 2 KW (o qualcosa di simile).
Il mio contatore è il classico da 3 KW.
Francamente, non ho idea di quale sia la sezione dei cavi nel muro, nè credo ci sia un interruttore magnetotermico (che non so cos’è, ma non ci sono interruttori particolari in cucina).
Quali sono i rischi che corro se rimango con questa installazione corrente? Salta il contatore/il PCI funziona male, oppure corro addirittura il rischio di compromettere la rete elettrica della mia casa?
Se limito la potenza del mio piano, riesco a non incorrere in problemi?
Purtroppo i tipi che mi hanno montato tutto erano i montatori della cucina, non
elettricisti. E credo anche poco pratici con i piani a induzione 🙁
Quali sono i rischi che corro se rimango con questa installazione corrente? Salta il contatore/il PCI funziona male, oppure corro addirittura il rischio di compromettere la rete elettrica della mia casa?
Se limito la potenza del mio piano, riesco a non incorrere in problemi?
Purtroppo i tipi che mi hanno montato tutto erano i montatori della cucina, non
elettricisti. E credo anche poco pratici con i piani a induzione 🙁
Cita da Tyco su 21 Gennaio 2015, 11:51 Non hai in casa un quadro elettrico, dove ogni zona ha un interruttore di sicurezza? I magnetotermici sono quegli interruttori a levetta che saltano quando c’è un sovraccarico. Nelle case vecchie non c’è un quadro elettrico ed è tutto attaccato al contatore, che ha un solo magnetoremico incorporato. In ogni caso non puoi lasciare il collegamento così. Il contatore da 3,3 KW consente di assorbire 4 KW per molto tempo, quindi puoi superare il limite massimo per una presa schuko, senza che te ne accorgi.
Per il piano devi sacrificare una presa a muro, su cui collegarti con dei morsetti.
Con il power management devi fare un po’ di prove e vedere come ti trovi. Prova con 2 e 3 KW di limitazione.
Non hai in casa un quadro elettrico, dove ogni zona ha un interruttore di sicurezza? I magnetotermici sono quegli interruttori a levetta che saltano quando c’è un sovraccarico. Nelle case vecchie non c’è un quadro elettrico ed è tutto attaccato al contatore, che ha un solo magnetoremico incorporato. In ogni caso non puoi lasciare il collegamento così. Il contatore da 3,3 KW consente di assorbire 4 KW per molto tempo, quindi puoi superare il limite massimo per una presa schuko, senza che te ne accorgi.
Per il piano devi sacrificare una presa a muro, su cui collegarti con dei morsetti.
Con il power management devi fare un po’ di prove e vedere come ti trovi. Prova con 2 e 3 KW di limitazione.
Ah, ok. Si, gli interruttori a levetta ce li ho (sono una decina in tutto).
I montatori han collegato tutto così perchè dicevano che tanto usare una sola presa per ogni cosa (una per pci, una per forno e una per frigo) non cambiava niente, perchè tanto la rete è sempre la stessa.
Mi hanno detto di andare a comprare una ciabatta e di assicurarmi soltanto che fosse da almeno 3500 Watt.
Ah, ok. Si, gli interruttori a levetta ce li ho (sono una decina in tutto).
I montatori han collegato tutto così perchè dicevano che tanto usare una sola presa per ogni cosa (una per pci, una per forno e una per frigo) non cambiava niente, perchè tanto la rete è sempre la stessa.
Mi hanno detto di andare a comprare una ciabatta e di assicurarmi soltanto che fosse da almeno 3500 Watt.
Cita da Tyco su 22 Gennaio 2015, 10:10 Se hai le zone
divise con i magnetoremici è già meglio. Da quanti ampere è il magnetotermico
collegato alla cucina?
Se hai le zone
divise con i magnetoremici è già meglio. Da quanti ampere è il magnetotermico
collegato alla cucina?
Azz, sono andato stamattina a casa ma mi sono dimenticato di guardarle. Stasera controllo e ti faccio sapere.
Comunque questo sabato faccio venire il fratello di un mio amico (che dovrebbe intendersi di queste cose) per farmi sistemare il collegamento, così stò più sicuro.
Il problema è che forno e piano cottura possono utilizzare solo la stessa presa (perchè entrambi, da “sotto” il top della cucina, non possono far uscire cavi “sopra”, dove stanno le altre prese).
Se collego il piano cottura direttamente alla parete, e poi faccio uscire qualche altro filo per collegare una ciabatta a cui connetto frigo e forno dici che va bene?
Calcola che forno e piano cottura non saranna MAI accesi contemporanemanete. Frigo e piano cottura, invece (come è ovvio), andranno in contemporanea.
Ancora grazie per tutte le preziosi indicazioni che mi stai dando 🙂
Azz, sono andato stamattina a casa ma mi sono dimenticato di guardarle. Stasera controllo e ti faccio sapere.
Comunque questo sabato faccio venire il fratello di un mio amico (che dovrebbe intendersi di queste cose) per farmi sistemare il collegamento, così stò più sicuro.
Il problema è che forno e piano cottura possono utilizzare solo la stessa presa (perchè entrambi, da “sotto” il top della cucina, non possono far uscire cavi “sopra”, dove stanno le altre prese).
Se collego il piano cottura direttamente alla parete, e poi faccio uscire qualche altro filo per collegare una ciabatta a cui connetto frigo e forno dici che va bene?
Calcola che forno e piano cottura non saranna MAI accesi contemporanemanete. Frigo e piano cottura, invece (come è ovvio), andranno in contemporanea.
Ancora grazie per tutte le preziosi indicazioni che mi stai dando 🙂
Cita da Tyco su 23 Gennaio 2015, 12:34 Se non c’è modo di
portare un’altra linea dal quadro fino al piano, puoi lasciare attaccata alla schuco la
ciabatta con il forno e il frigo. Con una morsettiera sdoppi però i
cavi dentro il muro e attacchi il piano con dei morsetti. Bisogna vedere però quanto
sono grossi i cavi dentro il muro. Se fossero molto grossi potresti anche usare
il forno insieme ai fornelli, finchè non superi il limite del magnetoremico
della cucina.
Se non c’è modo di
portare un’altra linea dal quadro fino al piano, puoi lasciare attaccata alla schuco la
ciabatta con il forno e il frigo. Con una morsettiera sdoppi però i
cavi dentro il muro e attacchi il piano con dei morsetti. Bisogna vedere però quanto
sono grossi i cavi dentro il muro. Se fossero molto grossi potresti anche usare
il forno insieme ai fornelli, finchè non superi il limite del magnetoremico
della cucina.
Alla fine mi sono fatto montare il piano proprio in questo modo. Venuto un elettricista sabato e sistemato tutto. Ora mi sento più tranquillo 🙂
Ancora grazie epr le preziose informazioni Tyco
Alla fine mi sono fatto montare il piano proprio in questo modo. Venuto un elettricista sabato e sistemato tutto. Ora mi sento più tranquillo 🙂
Ancora grazie epr le preziose informazioni Tyco
Cita da stemeo su 27 Gennaio 2015, 12:51 Buongiorno a tutti, Scrivo nel forum in quanto ormai la situazione è disperata. Casa nuova, per ragioni di abitabilità , abbiamo optato per il piano ad induzione Whirlpool ACM 813/BA venduto nel pacchetto cucina. Da settembre si sono bruciati 3 piani cottura ( ci hanno sostituito una volta la scheda e una volta il piano cottura in blocco, ora siamo in attesa della terza sostituzione).I vari piani cottura si bruciavano dopo circa due settimane di normale utilizzo. Whirlpool ed elettricista che ha realizzato l’impianto si rimbalzano le responsabilità e come risultato io non posso cucinare. Il piano cottura ha il power management impostato a 2,5kW, la fornitura ENEL è di 3kW. Credo che il cavo dal quadro a piano cottura sia da 2.5 mmq e la distanza è di circa 7m. La presa è una schuko. Mi sembra di aver letto che il cavo consigliato è di 4 mmq. Mi hanno consigliato (elettricista) di installare uno stabilizzatore di rete, ma io temo che il problema sorga dalla sezione dei cavi. Voi cosa ne pensate? Cosa dovrei fare per trovare finalmente una soluzione? Grazie!!! Buona giornata.
Buongiorno a tutti, Scrivo nel forum in quanto ormai la situazione è disperata. Casa nuova, per ragioni di abitabilità , abbiamo optato per il piano ad induzione Whirlpool ACM 813/BA venduto nel pacchetto cucina. Da settembre si sono bruciati 3 piani cottura ( ci hanno sostituito una volta la scheda e una volta il piano cottura in blocco, ora siamo in attesa della terza sostituzione).I vari piani cottura si bruciavano dopo circa due settimane di normale utilizzo. Whirlpool ed elettricista che ha realizzato l’impianto si rimbalzano le responsabilità e come risultato io non posso cucinare. Il piano cottura ha il power management impostato a 2,5kW, la fornitura ENEL è di 3kW. Credo che il cavo dal quadro a piano cottura sia da 2.5 mmq e la distanza è di circa 7m. La presa è una schuko. Mi sembra di aver letto che il cavo consigliato è di 4 mmq. Mi hanno consigliato (elettricista) di installare uno stabilizzatore di rete, ma io temo che il problema sorga dalla sezione dei cavi. Voi cosa ne pensate? Cosa dovrei fare per trovare finalmente una soluzione? Grazie!!! Buona giornata.
Cita da stemeo su 27 Gennaio 2015, 20:34 Buongiorno,
Devo fare una correzione a quanto scritto nel precedente messaggio. I cavi impiegati sono i N07V/K da 4. Grazie ancora!!
Buongiorno,
Devo fare una correzione a quanto scritto nel precedente messaggio. I cavi impiegati sono i N07V/K da 4. Grazie ancora!!
Cita da Tyco su 28 Gennaio 2015, 08:56 I cavi vanno bene. L’unica cosa è la schuko da evitare. Dovresti attaccarlo con dei morsetti. Ma se lo tieni a 2,5 KW, temporaneamente lo puoi tenere così. I guasti non hanno niente a che vedere con i cavi. O ci sono delle anomalie gravi nella tensione, cosa molto improbabile, oppure il piano è di pessima qualità . C’è un altro utente sul forum che ha avuto gusti simili con un Whirlpool. Se nella rete ci fossero anomalie così gravi, si romperebbe anche altra roba in casa. Io direi di farti cambiare marca.
I cavi vanno bene. L’unica cosa è la schuko da evitare. Dovresti attaccarlo con dei morsetti. Ma se lo tieni a 2,5 KW, temporaneamente lo puoi tenere così. I guasti non hanno niente a che vedere con i cavi. O ci sono delle anomalie gravi nella tensione, cosa molto improbabile, oppure il piano è di pessima qualità . C’è un altro utente sul forum che ha avuto gusti simili con un Whirlpool. Se nella rete ci fossero anomalie così gravi, si romperebbe anche altra roba in casa. Io direi di farti cambiare marca.
Cita da stemeo su 28 Gennaio 2015, 09:22 Grazie Tyco,per la risposta. Tendevo a sospettare più della rete a causa di altre anomalie dell’impianto. Come per esempio lo scatto ripetuto del generale nel quadro tra le 6 e le 7 di mattina e altri piccoli difetti. Farò come suggerito!! Grazie ancora e buona giornata.
Grazie Tyco,per la risposta. Tendevo a sospettare più della rete a causa di altre anomalie dell’impianto. Come per esempio lo scatto ripetuto del generale nel quadro tra le 6 e le 7 di mattina e altri piccoli difetti. Farò come suggerito!! Grazie ancora e buona giornata.
Cita da Tyco su 28 Gennaio 2015, 12:07 Se ti si stacca
da solo il generale, di solito vuol dire che ci sono delle correnti di perdita verso
terra che fanno scattare il salvavita. Bisogna vedere da dove vengono. Dovresti
fare controllare dall’enel, perché se la causa è esterna non è ammissibile che
avvenga. Non dovrebbe essere però la causa dei guasti al piano.
Se ti si stacca
da solo il generale, di solito vuol dire che ci sono delle correnti di perdita verso
terra che fanno scattare il salvavita. Bisogna vedere da dove vengono. Dovresti
fare controllare dall’enel, perché se la causa è esterna non è ammissibile che
avvenga. Non dovrebbe essere però la causa dei guasti al piano.
Ho verificato il mio impianto… Premetto che é un impianto nuovo, realizzato nel 2013. In cucina ogni presa é collegata ad un magnetotermico e tutte sono appoggiate ad un salvavita specifico solo per la cucina. Alla presa dove dovrei attaccare il PCI attualmente é collegata la lavastoviglie. Posso collegarmi a questa linea o mi conviene fare passare per la traccia altri fili che si colleghino ad un altro magneto. Giuro solennemente che non userò mai il PCI con la lavastoviglie contemporaneamente. Il magneto dovrebbe essere a 16A é un bticino FA881C16.
Ho verificato il mio impianto… Premetto che é un impianto nuovo, realizzato nel 2013. In cucina ogni presa é collegata ad un magnetotermico e tutte sono appoggiate ad un salvavita specifico solo per la cucina. Alla presa dove dovrei attaccare il PCI attualmente é collegata la lavastoviglie. Posso collegarmi a questa linea o mi conviene fare passare per la traccia altri fili che si colleghino ad un altro magneto. Giuro solennemente che non userò mai il PCI con la lavastoviglie contemporaneamente. Il magneto dovrebbe essere a 16A é un bticino FA881C16.
Cita da Tyco su 14 Febbraio 2015, 12:34 Ogni presa ha un suo magnetotermico? Allora non hai i problemi. In ogni caso con 16A di magnetormico non c’è pericolo di sovraccaricare la
linea. L’importante è che il piano sia attaccato con dei morsetti e non con una ciabatta. Puoi
usare anche la lavastoviglie insieme, quando usi un fornello solo e non alla
massima potenza. Con 16A hai circa 3600W a disposizione. Se la lavastoviglie quando scalda consuma 2200W, ne hai ancora 1400 per cucinare, sfruttando la tolleranza del contatore. Se hai 3KW di contatore, hai sempre 16A come limite massimo, quindi non cambia se tiri una linea separata. Ma cerca di evitare di fare saltare il magnetotermico quando il piano è in funzione. Il piano si potrebbe danneggiare. Se hai la possibilità di tirare dei fili più grossi dedicati per il piano, come soluzione è più elegante e se aumenterai la potenza del contatore, non sarai vincolato al limite dei 16A delle altre prese.
Ogni presa ha un suo magnetotermico? Allora non hai i problemi. In ogni caso con 16A di magnetormico non c’è pericolo di sovraccaricare la
linea. L’importante è che il piano sia attaccato con dei morsetti e non con una ciabatta. Puoi
usare anche la lavastoviglie insieme, quando usi un fornello solo e non alla
massima potenza. Con 16A hai circa 3600W a disposizione. Se la lavastoviglie quando scalda consuma 2200W, ne hai ancora 1400 per cucinare, sfruttando la tolleranza del contatore. Se hai 3KW di contatore, hai sempre 16A come limite massimo, quindi non cambia se tiri una linea separata. Ma cerca di evitare di fare saltare il magnetotermico quando il piano è in funzione. Il piano si potrebbe danneggiare. Se hai la possibilità di tirare dei fili più grossi dedicati per il piano, come soluzione è più elegante e se aumenterai la potenza del contatore, non sarai vincolato al limite dei 16A delle altre prese.
Si ma nel frutto ho solo una presa… Quindi dovrei comunque fare un ponte… Dato che questo tipo di giunture un po’ mi spaventano per questo avevo pensato di far passare i fili sulla stessa traccia e di aggiungere un magneto… Alla fine in questo momento nella traccia ci passano solo quelli della lavastoviglie quindi farne passare altri tre dovrebbe essere difficile
Si ma nel frutto ho solo una presa… Quindi dovrei comunque fare un ponte… Dato che questo tipo di giunture un po’ mi spaventano per questo avevo pensato di far passare i fili sulla stessa traccia e di aggiungere un magneto… Alla fine in questo momento nella traccia ci passano solo quelli della lavastoviglie quindi farne passare altri tre dovrebbe essere difficile
Cita da Tyco su 15 Febbraio 2015, 17:25 Un ponte con una morsettiera non sarebbe un problema, se è ben fatto. Ma se hai posto per tirare altri cavi è certamente meglio. Se ci passano usa cavi da 4mmq, così basteranno anche se aumenterai il contatore in futuro. Se la linea è lunga fino a 20 metri, 4mmq bastano per coprire 7,4KW di potenza.
Un ponte con una morsettiera non sarebbe un problema, se è ben fatto. Ma se hai posto per tirare altri cavi è certamente meglio. Se ci passano usa cavi da 4mmq, così basteranno anche se aumenterai il contatore in futuro. Se la linea è lunga fino a 20 metri, 4mmq bastano per coprire 7,4KW di potenza.
Salve, dovrei alimentare un piano da 7,4 Kw ed ho la possibilità di usare 2 fasi, ma non sono certo di come è meglio effettuare il cablaggio del quadro. Uso un differenziale puro 4P come “generale Piano” e poi metto due magnetotermici da 20 per le due linee, o è meglio il contrario, ossia un magnetotermico 4P da 20 A come “generale piano” e poi due magnetotermicidifferenziali da 20 A per le due linee ? Grazie per l’aiuto
Salve, dovrei alimentare un piano da 7,4 Kw ed ho la possibilità di usare 2 fasi, ma non sono certo di come è meglio effettuare il cablaggio del quadro. Uso un differenziale puro 4P come “generale Piano” e poi metto due magnetotermici da 20 per le due linee, o è meglio il contrario, ossia un magnetotermico 4P da 20 A come “generale piano” e poi due magnetotermicidifferenziali da 20 A per le due linee ? Grazie per l’aiuto
Cita da Tyco su 3 Aprile 2015, 11:59 Da 20A in nessun caso. In trifase si usano sempre da 16A. I piani cottura sono fatti in modo da non superare mai i 16A per fase. Puoi collegare come vuoi. Meglio il primo modo, con un differenziale puro a 4 poli e due magnetotermici da 16A. Così se ti salta qualcosa, sai se è successo per una perdita (tipo acqua che è entrata nel piano) o per un corto circuito. Avere differenziali separati per fase non serve a molto. Anche se ne salta uno solo, il guasto è comunque interno al piano. Per risparmiare spazio nel quadro puoi usare anche però solo due differenziali con megnatoremico incorporato da 16A. In questo modo però se salta, non puoi capire subito se è stata una perdita o un corto.
Da 20A in nessun caso. In trifase si usano sempre da 16A. I piani cottura sono fatti in modo da non superare mai i 16A per fase. Puoi collegare come vuoi. Meglio il primo modo, con un differenziale puro a 4 poli e due magnetotermici da 16A. Così se ti salta qualcosa, sai se è successo per una perdita (tipo acqua che è entrata nel piano) o per un corto circuito. Avere differenziali separati per fase non serve a molto. Anche se ne salta uno solo, il guasto è comunque interno al piano. Per risparmiare spazio nel quadro puoi usare anche però solo due differenziali con megnatoremico incorporato da 16A. In questo modo però se salta, non puoi capire subito se è stata una perdita o un corto.
Cita da Tyco su 3 Aprile 2015, 13:11 Precisazione: con “differenziale puro” intendo un differenziale senza magnetotermico incorporato. Il termine differenziale “puro” indicherebbe in realtà il tipo di differenziale che scatta solo in presenza di correnti di perdita di tipo alternato, ma non in corrente continua o a impulsi, e mi sembra che qui in Germania non siano neanche più vendibili. Quindi bisogna prendere un differenziale non propriamente di tipo “puro”. Ci sono varie categorie a seconda della complessità .
Precisazione: con “differenziale puro” intendo un differenziale senza magnetotermico incorporato. Il termine differenziale “puro” indicherebbe in realtà il tipo di differenziale che scatta solo in presenza di correnti di perdita di tipo alternato, ma non in corrente continua o a impulsi, e mi sembra che qui in Germania non siano neanche più vendibili. Quindi bisogna prendere un differenziale non propriamente di tipo “puro”. Ci sono varie categorie a seconda della complessità .
Grazie dei consigli Tyco, pensandoci bene credo che userò un magnetotermico 4P da 16A come generale Piano (credo che usare un differenziale 4P come generale, ma utilizzare solo due fasi non sia un buon lavoro) , e due differenziali puri In 25 A Idn 30mA, in modo da avere una continuità di servizio in caso di problemi ad una sola linea. Che ne dici ?
Grazie dei consigli Tyco, pensandoci bene credo che userò un magnetotermico 4P da 16A come generale Piano (credo che usare un differenziale 4P come generale, ma utilizzare solo due fasi non sia un buon lavoro) , e due differenziali puri In 25 A Idn 30mA, in modo da avere una continuità di servizio in caso di problemi ad una sola linea. Che ne dici ?
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