Forum breadcrumbs – Sei qui:Forum PCI Review – Portale Italiano dedicato ai Piani Cottura a InduzioneForum Piani Cottura a Induzione Magnetica: Guide e FAQ (domande poste frequentemente)Faq: Guasti dei piani a induzione … Please Accesso or Registrati to create posts and topics. Faq: Guasti dei piani a induzione e riparazioniPage 1 of 2Successivo Tyco@tyco 2.454 Messaggi #1 · 2 Maggio 2015, 17:14
Guida: guasti dei piani a induzione e riparazioni
(Guida realizzata dall’utente: Tyco)
Data di prima pubblicazione: 13 Febbraio 2018
Ultima revisione: 13 Febbraio 2018
ATTENZIONE: Eseguire qualsiasi intervento a proprio rischio, e solo se si hanno le competenze necessarie!
Per chi vuole procedere ad effettuare una riparazione, specificare il proprio grado di conoscenza in elettronica (hobbista/autodidatta, perito elettronico, ecc. ) e le attrezzature a disposizione (tester, oscilloscopio, saldatore, succhiastagno, ecc..), in modo di poter dare subito le istruzioni adatte.
Prima di cominciare:
Le schede elettroniche contengono componenti sensibili alle cariche elettrostatiche, come anche i transistor di potenza. Maneggiare le schede ed i semiconduttori sempre con le dovute precauzioni. In mancanza di meglio, stare senza scarpe ed evitare di indossare indumenti di lana o sintetici. le Le cariche statiche, anche quando non provochino la rottura immediata di un componente, sono in grado di accorciare molto la vita. Non passare mai i semiconduttori o schede direttamente in mano ad un’altra persona.
I guasti più frequenti che colpiscono i piani a induzione e piastre portatili sono:
1) Il display si accende, ma appena si accende una piastra scatta l’interruttore magnetotermico che protegge la linea.
2) Il piano si accende, ma segnala un errore sul display, e non consente di accendere le piastre.
3) Il piano non si accende più.
4) Una delle piastre non riconosce più la presenza della pentola e quindi quella piastra non si può più usare.
5) Il pannello comandi non risponde più in modo corretto, lampeggia, o dà altri segni di instabilità .
6) La piastra si spegne più o meno casualmente durante l’uso.
In tutti questi casi il guasto è di solito la rottura di un componente singolo, del valore di pochi € (un semiconduttore di potenza, un relè) o ancora meno (un diodo, un condensatore, un piccolo transistor) o , ed è facilmente riparabile da qualsiasi hobbista dell’elettronica.
Vediamo le cause più frequenti nei singoli casi:
1) e 2) il guasto è solitamente dovuto alla rottura di 1 o 2 transistor di potenza e/o del ponte raddrizzatore dell’inverter. che andando in corto circuito, provocano il distacco dell’interruttore di sicurezza.
Spesso una causa che favorisce il presentarsi prematuro del guasto è una ventilazione insufficiente del piano cottura. Vedere la guida apposita sull’installazione e montaggio.
I transistor di potenza (di solito IGBT) hanno un costo al dettaglio fra 4,5€ e 7,5€ l’uno, mentre il ponte di diodi qualcosa meno. In questi casi sostituire sempre anche il ponte e anche i transistor ancora buoni sulla stessa scheda, per evitare un secondo guasto entro breve tempo.
2) Spesso è una conseguenza del guasto 1). Il corto circuito ha bruciato una pista-fusibile sull’alimentazione dell’inverter. Occorre identificarla e ripristinarla alla meglio con un ponte di stagno o dei fili sottili. Oppure meglio ancora facendo un “modding”, sostituendola con un fusibile ritardato “T” da 16A o 20A.
3) Può avere la stessa causa di origine dei guasti 1) e 2), che ha fatto bruciare una pista-fusibile, o un fusibile a protezione di tutto il piano.
Oppure può essere andato in corto circuito un componente nella sezione di alimentazione generale.
4) Spesso è dovuto al degrado dei condensatori elettrolitici posti sul secondario nella sezione di alimentazione per la parte elettronica, e devono essere di tipo a basse perdite low ESR. Vedere meglio nel paragrafo “Ricerca de guasto”.
Questi condensatori sono permanentemente sotto tensione, anche durante lo standby 24h/24h. E’ un guasto tipico in tutti gli apparecchi elettronici di oggi, fra cui TV, PC, forni, ecc… Il calore che si sviluppa all’interno del piano cottura ne accelera il degradamento.
A volte il guasto è dovuto ad un diodo Zener difettoso, se presente, vicino ai transistor di potenza.
5) Controllare i contatti dei connettori di collegamento al pannello comandi ed il cavetto stesso. Sul pannello comandi potrebbe esserci anche qualche condensatore elettrolitico che ha risentito del calore. Controllare connettori e cavetti di collegamento fra le schede in generale. Può essere anche la causa 4)
6) Può essere dovuto alla causa 4) o all’usura dei contatti di un relè. Può essere sia il relè generale dell’alimentazione, che qualche altro relè in serie alla bobina, soprattutto sui piani con zone flexy.
Questo è lo schema di base degli inverter montati sui piani a induzione (inverter di tipo “mezzo ponte”), che utilizza una coppia di transistor per ciascuna bobina:
Nelle piastre portatili economiche il principio è lo stesso, solo che impiegano solitamente un solo transistor, che si sobbarcherà tutto il lavoro, dissipando quindi il calore che nell’architettura a 2 transistor viene diviso al 50% sui due transistor.
Alcune piastre portatili meno economiche utilizzano 2 transistor messi però in parallelo fra loro.
Qui vediamo i semiconduttori di una tipica scheda inverter che gestisce due zone cottura (normali o flexy):
Ciascuna coppia di T1+T2 alimenta una zona cottura. Entrambe le coppie di transistor sono alimentate dallo stesso ponte raddrizzatore. Un piano a 4 piastre contiene di solito due di queste schede.
Ricerca del guasto:
Guasti 1), 2), 3)
Si procede per prima cosa alla misura con un tester fra il Collettore e l’Emettitore dei transistor dell’inverter, per vedere se sono andati in corto circuito. Scollegare un polo di ciascuna bobina, per evitare possibili impedimenti alla misura.
Guardando i transistor dal davanti, i terminali sono solitamente disposti come G-C-E. Controllare sul datasheet specifico di quel tipo, se fosse diverso.
Normalmente occorre quindi misurare fra il pin centrale e quello di destra. Se il tester indica 0 o 1-2 Ohm, sono in corto circuito. Ripetere la misura una volta smontato il componente.
Sul ponte raddrizzatore misurare fra le combinazioni di terminali come in foto. I segni + – in nero indicano la polarità dei diodi all’interno del ponte. Orientare i puntali del tester in modo opportuno, se usato in modo prova diodi.
In caso uno o due transistor fossero guasti, cambiare anche gli altri transistor sulla scheda ed il ponte, per evitare il ripetersi del guasto entro breve tempo. Soprattutto per il ponte di diodi, che ha risentito comunque della botta di corto circuito.
Normalmente il piedino del collettore è in contatto elettrico con la parte metallica del retro del transistor. Negli inverter di questo tipo è indispensabile che ci sia un tappetino conduttivo termico, ma isolante elettrico, interposto fra il transistor e il dissipatore. Altrimenti i transistor farebbero un corto circuito.
Nelle schede dove non è necessario il tappetino isolante, è invece indispensabile l’applicazione di pasta termica conduttiva, altrimenti il trasferimento di calore non sarà sufficiente.
Guasto 3)
– Se l’alimentatore sembra a posto (nessun componente o pista andati in fumo), controllare con un tester se sono presenti le tensioni in uscita di 5V, o 15V che siano, nei punti dove dovrebbero essere. Usare come massa per la misura il “-” del connettore della ventola per esempio, o un evidente punto di massa sulla scheda. Il “-” del ponte dell’inverter dovrebbe coincidere con il GND. Il telaio in metallo invece può non coincidere con la massa GND dell’elettronica.
Sugli AEG-Electrolux si può usare uno tanti ponticelli sulla scheda contrassegnati con “AGND”.
Se le tensioni ci sono, andrebbero guardate con l’oscilloscopio per controllare che siano pulite, escludendo quindi un degrado dei condensatori (che devono essere low ESR, da 105°C).
– Se le tensioni non ci sono, verificare che siano presenti i 300V DC all’uscita del ponte dell’alimentatore (di solito 4 diodi normali o SMD). Se i 300V DC ci sono, occorre verificare se l’oscillatore dell’alimentatore switching stia funzionando. Ci vuole l’oscilloscopio per verificare il chip responsabile (un piccolo IC).
Guasti 4), 5), 6)
Oltre a quanto già citato fra le cause dei guasti, controllare le tensioni di 5V, 12V ecc.. con l’oscilloscopio per controllare che siano pulite, escludendo un degrado dei condensatori.
I condensatori elettrolitici posti all’uscita dell’alimentatore switching sono sottoposti a ripple ad alta frequenza e devono essere di tipo a basse perdite low ESR. meglio se di buona marca, come Panasonic, Sanyo o altri. Tutti gli elettrolitici devono essere di categoria temperatura 105°C. Se possibile, sostituire tutti gli elettrolitici presenti sulla scheda.
In generale:
L’interno dei piani cottura non è il posto ideale dove mettere dell’elettronica. Ci sono componenti che si degradano velocemente con la temperatura, come i condensatori elettrolitici, ma che invecchiano con gli anni anche da spenti. I transistor di potenza risentono invece solo delle ore di funzionamento effettivo e della temperatura raggiunta durante il funzionamento. Un raffreddamento inefficiente accorcia molto la vita di questi componenti.
Tyco2020-04-14 21:57:55 Fai clic per pollice in basso.0Fai clic per pollice in alto.0 Last edited on 23 Maggio 2024, 16:49 by Cristiano Passeri – Admin PCI Review marcog@marcog 9 Messaggi #2 · 25 Gennaio 2016, 12:46
Interessantissime considerazioni di cui ringrazio l’autore. Potrebbe essere molto utile dar vita ad un forum ( o qualsiasi altro strumento riteniate utile ) in cui si possano rendere pubblici indirizzi e contatti di riparatori in gamba ed onesti che sappiano metter le mani in un PCI. Cosa ne dite ? E’ fattibile o ci vedete qualche controindicazione ? grazie Fai clic per pollice in basso.0Fai clic per pollice in alto.0 Marco@Marco 394 Messaggi #3 · 25 Gennaio 2016, 22:45
Per quanto mi riguarda appoggio assolutamente l’iniziativa, dovremmo pur far qualcosa per difenderci. Marco Fai clic per pollice in basso.0Fai clic per pollice in alto.0 Cristiano Passeri – Admin PCI Review@wp_1157891 547 Messaggi #4 · 26 Gennaio 2016, 09:20
Può essere una valida idea, valuterò attentamente come strutturare la sezione. Non appena possibile, provvederò ad avvisarvi.
Cristiano Passeri
Fai clic per pollice in basso.0Fai clic per pollice in alto.0 Webmaster / Amministratore / Fondatore di PCI Review Tyco@tyco 2.454 Messaggi #5 · 26 Gennaio 2016, 12:43
Si potrebbe Io ne conoscevo
uno nella zona dove stavo in Italia, ma ha chiuso da tempo. Bisogna cercare fra i piccoli negozi o centri di assistenza di riparazioni TV, fra quei pochi rimasti. I riparatori di lavatrici/lavastoviglie, si occupano più che altro di parti meccaniche. Fai clic per pollice in basso.0Fai clic per pollice in alto.0 Cristiano Passeri – Admin PCI Review@wp_1157891 547 Messaggi #6 · 26 Febbraio 2016, 08:50
Segnalo che è stata appena attivata la sezione “Centri Riparazione Piani Cottura Induzione“ Buona giornata
Amministratore
Fai clic per pollice in basso.0Fai clic per pollice in alto.0 Webmaster / Amministratore / Fondatore di PCI Review teopulos@teopulos 4 Messaggi #7 · 15 Marzo 2017, 15:23
ciao a tutti, ho scoperto ora questo interessante forum ! 🙂
piacere sono MAtteo ( provincia Monza Brianza)
ho il piacere di avere un PCI NEFF con flex induction che pero’ dopo 3 anni e 2 mesi ha deciso di guastarsi ( !!!!!!!!!!!!!)
obsolescenza programmata ???????
ieri mi e’ saltato il magnetotermico e facendo alcune prove ho verificato che tutta la parte a Sinistra… se l’accendo salta l’itnerruttore… ne deduco che qcosa sia in corto circuito.
qualcuno ha esperienze in merito o idee …. ??
grazie in anticipo.
Mat
Fai clic per pollice in basso.0Fai clic per pollice in alto.0 Tyco@tyco 2.454 Messaggi #8 · 15 Marzo 2017, 17:04
Mi
dispiace per l’inconveniente. E’ il tipico guasto delle schede inverter, con 2 transistor di potenza saltati e forse anche il ponte di diodi. Nei
modelli attuali delle marche top tedesche, questo guasto è abbastanza raro. Di solito durano almeno 6-7 anni, e più. A volte però può succedere dopo pochi anni. Va anche a sfortuna. C’è però un’areazione sufficiente dentro il mobile, con lo spiraglio aperto sul davanti? Non
ti conviene farlo riparare dall’assistenza ufficiale. Ti chiederanno almeno 300€ per cambiare tutta la scheda, e dentro ce ne sono almeno 2 uguali. Che
modello è esattamente? Ti
conviene cercare un riparatore TV che ripari la scheda, oppure uno smanettone dell’elettronica, se ne conosci qualcuno. Il guasto è successo mentre
cucinavi, o te ne sei accorto la volta dopo? Fai clic per pollice in basso.0Fai clic per pollice in alto.0 teopulos@teopulos 4 Messaggi #9 · 16 Marzo 2017, 11:27
ciao , areazione dovrebbe essercene…ogni tanto parte ventola e si sente aria uscire.
E’ NEFF , modello : T44T43N0
guasto e’ accaduto mentre usavo la piastra in fondo a sinistra… e da quel momento tutta parte a sinistra se accendo uno dei due va in corto…e’ la zona a sinistra ( quella con flex induction).
zona monza brianza conoscete qualche riparatore di fiducia? vorrei evitare di spendere inutilmente molti soldi..
ciao
grazie !
Fai clic per pollice in basso.0Fai clic per pollice in alto.0 Tyco@tyco 2.454 Messaggi #10 · 16 Marzo 2017, 18:49
Sono
andati in corto 1 o 2 transistor della metà in alto della scheda di sinistra allora, e andando in corto hanno rotto anche il ponte di diodi, mettendo fuori uso tutto l’inverter. Il guasto classico. Se
non si è rotto nient’altro saranno 10€ di componenti. Nella tua zona non dovrebbe essere difficile trovare un riparatore TV in grado di mettere mano sulla scheda. Puoi dargli qualche dritta tu tramite il forum sulla riparazione, se non ne ha mai riparati. La
Neff ti chiederebbe un prezzo assurdo. Facci
sapere se trovi qualcuno, così lo aggiungiamo alla lista sul forum. Ancora non abbiamo nominativi. Se lo ripari, facci sapere che tipo di transistor c’erano sulla scheda e se sono stati sostituiti con lo stesso tipo. Sui Bosch/Siemens/Neff ce ne sono in giro di tipi leggermente diversi. Fai clic per pollice in basso.0Fai clic per pollice in alto.0 moniazip@moniazip 1 Messaggio #11 · 8 Settembre 2017, 09:44
bg, ho una piastra a induzione in gelateria, se metto il pentolino piccolo non funzione, mentre la pentola con diametro piu grande si…. cosa posso fare per ripararla? Fai clic per pollice in basso.0Fai clic per pollice in alto.0 Tyco@tyco 2.454 Messaggi #12 · 8 Settembre 2017, 16:17
Il pentolino funzionava prima? Sennò vuol dire che è troppo piccolo per attivare la piastra. Che diametro ha di fondo? (Post spostato da moderatore) Fai clic per pollice in basso.0Fai clic per pollice in alto.0 Pietro@Pietro 5 Messaggi #13 · 16 Settembre 2017, 16:56
Salve, ho un piano induzione, due piastre verticali, della Indufix, preso in Germania, all’interno ci sono due schede collegate rispettivamente alle due piastre, e anche a me é saltato il magnetotermico. Seguendo i vostri consigli ho controllato subito e sostituito il transistor in corto della piastra in fondo. Adesso quando imposto il livello mi da il classico segnale di non presenza della pentola, quindi non parte, l’altra piastra invece (la prima vicina alla pulsantiera) funziona perfettamente. Ho controllato, con il tester anche il ponte raddrizzatore, ma sembra buono. Dovrei provare a sostituirlo ugualmente o il problema potrebbe essere causato da un’altro componente? Datemi qualche consiglio! Grazie. Fai clic per pollice in basso.0Fai clic per pollice in alto.0 Tyco@tyco 2.454 Messaggi #14 · 16 Settembre 2017, 20:51
Se
all’uscita del ponte hai i classici 300V DC, dovrebbe essere ancora sano. Meglio ci vorrebbe un oscilloscopio, per vedere che l’uscita sia pulita. Aggiornerò
la guida. In questi casi si cambia sempre anche il ponte. Direi che quando vanno in corto dei transistor, sarebbe molto consigliabile cambiare anche il ponte, perché tutta la corrente ci corto circuito passa anche attraverso il ponte, che di solito si rompe. Anche se non si rompe, è probabile che quella botta di corrente ne accorci la vita. Se più avanti si dovesse rompere il ponte, no so se potrebbe rompere anche i transistor, quindi tanto meglio cambiarlo, per i 2€ che costa, non vale la pena rischiare. Che
schede ha dentro il piano, potresti mettere qualche foto? Se
non va il riconoscimento, puoi vedere se arriva l’impulso di test alla bobina. Con un tester digitale è difficile da vedere, con uno a lancetta si dovrebbe vedere qualcosa (usa la scala 1000V AC). Meglio sarebbe un oscilloscopio (con sonda 10X) Dovresti
vedere un impulso brevissimo (12-15mS) ogni qualche secondo. Se
non lo vedi, dovresti guardare il pilotaggio fra base (gate) ed emettitore sui transistor. Lì dovresti vedere almeno arrivare il segnale di pilotaggio del l’impulso. Se non c’è bisogna guardare altrove. Questo
è uno schema generico degli inverter a mezzo ponte. Almeno i collegamenti generali generali fra ponte e transistor e bobina coincidono con la realtà . I piani cottura si usano di solito transistor IGBT anziché i classici BJT, ma il principio non cambia: La bobina è ovviamente quella fra i punti 1 e 2
Tyco2018-02-13 14:57:52 Fai clic per pollice in basso.0Fai clic per pollice in alto.0 Pietro@Pietro 5 Messaggi #15 · 19 Settembre 2017, 20:38
Provo a cambiare il ponte e ti faccio sapere com’è andata, ma non pensavo fosse così introvabile. Sono andato in tre negozi di componentistica e non riescono neanche ad ordinarlo…
Alla fine l’ho preso su internet da un venditore cinese, quindi dovrò aspettare più di un mese per riceverlo. Il codice è “D25SBO80”.
Mentre il transitor che ho già sostituito, l’ho trovato senza difficoltà , il codice è “FGA25N120”.
Ci aggiorniamo, anche per le foto.
Intanto, mille grazie per i consigli!
Fai clic per pollice in basso.0Fai clic per pollice in alto.0 Tyco@tyco 2.454 Messaggi #16 · 19 Settembre 2017, 22:32
Ma
hai cambiato un transistor solo? Quando se ne rompe uno, di solito si rompe anche l’altro della stessa bobina. Dovrebbero essercene 2 per ogni bobina. Sulle piastre portatili ce n’è uno solo. La
sigla del ponte non la trovo, ma il ponte non è niente di speciale. La sigla D25SBO80 sembra indicare un ponte da 25A 800V. Non è di forma come questo?: GBJ2508 Puoi
usare anche il modello GBJ2510, che è uguale ma da 1000V, per stare più largo con i picchi di tensione inversa, ma va bene anche da 800V. Il
transistor FGA25N120 è un po’ scarso però. E’ da 40-25A di portata massima (a 20°C e 100°C). Transistor
da 40A li usavano su modelli della generazione precedente, ed erano soggetti a rotture frequenti. Li potresti sostituire con dei tipi maggiori, come il GP4068D da 96A, che era montato su schede Bosch/Siemens di qualche anno fa almeno. E’ da 600V anziché 1200V, ma dovrebbe essere compatibile, se le bobine hanno induttanza simile. Adesso
i Bosch/Siemens sembra montino gli H40RF60 da 80A della Infineon, che però non trovo in giro. Gli
AEG/Electrolux nella generazione attuale pare che montino sempre i stessi Toshiba GT60J323 da 60A, fin dal 2009, come sul mio, quindi spero significhi che siano buoni. Si trovano, ma sono i più cari, sugli 8,5€ l’uno. i GP4068D da 96A si trovano da 5-6€. La
portata in Ampere comunque non vuol dire molto da sola. Contano le condizioni elettriche e termiche di funzionamento. La scheda di uno Whirlpool rotto che ho visto, di quelli che si rompevano a ripetizione, aveva ottimi transistor da 80A. Di un’altra sigla, ma equivalenti. Mi sembra della Thomson. Attenzione
però a comprare componenti elettronici in Cina. Come le borse di Armani, sono quasi sempre copie illegali! Spesso fatte con tutt’altri standard qualitativi. I Toshiba da 60A li trovavo in Cina a poco più di 1$ l’uno! Gli altri, lo stesso. Non ho idea di che affidabilità abbiano dentro un piano a induzione. Per non parlare dei condensatori elettrolitici cinesi. In
Cina ho ordinato solo una resistenza shunt da 20A, che arriverà anche a me fra almeno 3 settimane, per misurare con l’oscilloscopio la corrente reale sulle bobine. Perché in teoria da quello che vedo non dovrebbe superare i 16A. Non i 40A, come avevo letto da qualche parte. Dimenticavo:
Guarda anche sul lato inferiore dello stampato, se c’è un punto bruciato fra 2 piste. In alcune schede c’è un punto fatto apposta per bruciarsi in caso di corto circuito, facendo da fusibile di sicurezza. Se c’è, devi farci un ponticello artigianale, con un pezzettino di filo di rame, meglio se cerchi di riprodurre a occhio la stessa sezione del punto bruciato, cioè frazioni di mmq, in modo da poter funzionare ancora come fusibile. Se
fai misure sui transistor con l’oscilloscopio, controlla con il tester che la pinzetta di massa dell’oscilloscopio NON non sia collegata con la messa a terra dell’oscilloscopio, sennò salta tutto un’altra volta. Fai clic per pollice in basso.0Fai clic per pollice in alto.0 Pietro@Pietro 5 Messaggi #17 · 20 Settembre 2017, 18:05
Si, il ponte ha quella forma. Fai clic per pollice in basso.0Fai clic per pollice in alto.0 Tyco@tyco 2.454 Messaggi #18 · 20 Settembre 2017, 22:07
E’
difficile che sia colpa del ponte. Se hai i 300V DC in uscita, non dovrebbe essere quello il problema. Non
trovo nessun modelli Indufix, ma a quanto pare è fatto come le piastre portatili portatili, che hanno un solo transistor per bobina. Nei
piani a incasso ci sono 2 transistor per bobina, che si smazzano metà potenza per ciascuno, messi come nello schema. Usando
un transistor solo, questo deve dissipare il doppio del calore, ed è quindi più facilmente soggetto a guasti per raffreddamento insufficiente. C’è poco da fare per rimediare a questo. Mettere
un transistor da 80A non sarebbe di aiuto, se il transistor da 40A non lavorava con picchi eccessivi di corrente. Tempo
fa ho provato una piastra portatile da 2000W alla massima potenza, con 2 o 3 litri d’acqua in pentola da fare bollire. Dopo alcuni minuti la temperatura all’interno era salita così tanto che c’era puzza di plastica surriscaldata in tutta la cucina. Il dissipatore del transistor era rovente, nonostante il ventilatore fosse lì accanto, ed anche i fili della bobina scottavano uguale. Ed erano solo 2000W. Pensa se fosse stato un booster da 3500W. Il dissipatore è anche piccolo, per ovvi motivi di spazio, quindi è una condizione di lavoro molto stressante. Hai
un oscilloscopio o un tester a lancetta? Prova
ad accendere la piastra con una pentola sopra. Metti il tester su scala 20 o 50V DC. Metti la massa del tester o oscilloscopio sul”emettitore del transistor e l’altro puntale sul gate. Dovresti vedere un impulso brevissimo ogni qualche secondo (se funziona come sui piani da incasso). Quello è l’impulso del comando del riconoscimento. Se c’è, bisogna vedere altro. Fai clic per pollice in basso.0Fai clic per pollice in alto.0 Pietro@Pietro 5 Messaggi #19 · 21 Settembre 2017, 09:58
Purtroppo adesso non riesco perchè ho già tolto il ponte, nonappena lo rimonto faccio tutte le prove che mi hai consigliato. Comununque si tratta di un prodotto economico, l’ho pagato 100 Euro, ma devo dire che in 4 anni non mi ha mai dato problemi. Purtroppo, per problemi di spazio, ho dovuto mettere sotto il forno, e il calore che emana è troppo per un piano induzione, nonostante il pannello isolante e le prese di aerazione. Pertanto, consiglio a tutti, di non farsi convincere dai mobilifici, a fare questo genere di accoppiate. Ci aggiorniamo. Fai clic per pollice in basso.0Fai clic per pollice in alto.0 Tyco@tyco 2.454 Messaggi #20 · 21 Settembre 2017, 16:18
Beh, avere il forno sotto il piano a induzione è molto comune. Se sotto si scalda così tanto può essere dovuto a un forno di vecchio tipo, senza ventilazione tangenziale. Non posso fare confronti, perché non ho il forno lì sotto. Certo dopo 20 minuti con 2 padelle da 28 a livelli fra 4,5 e 6, il fondo del piano e l’aria che esce sono belli caldi, senza bisogno del forno. E un modello da incasso o è portatile? 100€ è poco anche per 2 piastre portatili. Immagino che come quelle, funzionerà¡ con una forte intermittenza ai bassi livelli di cottura. Fai clic per pollice in basso.0Fai clic per pollice in alto.0 Pietro@Pietro 5 Messaggi #21 · 21 Settembre 2017, 19:14
à‰ un modello da incasso, su ebay ce ne uno della “Arebos” molto simile a 109,90 Euro. Fai clic per pollice in basso.0Fai clic per pollice in alto.0 Tyco@tyco 2.454 Messaggi #22 · 22 Settembre 2017, 15:57
Ho visto che per 209€, c’è anche la versione 4 piastre. Praticamente una doppia piastra portatile da incasso. In quel caso però è decisamente un acquisto sconveniente. Per solo 90€ in più si trovano modelli AEG entry level (a 9 livelli) a 290€ in Germania. Non so quanto ci cucini, ma se ha durato 4 anni con un uso quotidiano, è già veramente molto. L’architettura con 1 transistor, non è fatta per una lunga durata o un uso intensivo. Dovrebbe avere un raffreddamento interno molto maggiore, con un dissipatore molto più grosso. Il transistor fa il doppio del lavoro che in un’architettura a 2 transistor. Se hai l’oscilloscopio puoi vedere tutto. Lascia pure stare i tester per le misure su transistor e bobine. Il principio di funzionamento è semplice: Sul tuo con un solo transistor, dovresti vedere comunque qualcosa di simile. Quando arriverà lo shunt potrò vedere con precisione quanta corrente passa nelle bobine, e quindi con che margine lavorano i transistor. Fai clic per pollice in basso.0Fai clic per pollice in alto.0 romanino@romanino 2 Messaggi #23 · 4 Novembre 2017, 09:57
Buongiorno, il mio piano AEG 68001 K-MN continua a darmi E6 le prime Fai clic per pollice in basso.0Fai clic per pollice in alto.0 Tyco@tyco 2.454 Messaggi #24 · 4 Novembre 2017, 13:47
benvenuto allora. Incredibile,
dovrebbe essere come il mio! Un modello raro da trovare anche in Germania. Sono usciti molti modelli nello stesso periodo e ce ne sono di esecuzioni diverse. Di che anno è il tuo? Ha uno o 2 ventilatori? Se ne ha uno, ha le schede della generazione precedente, ma la causa d’errore è la stessa. L’errore
E6 indicherebbe un problema di comunicazione con i sensori di temperatura, ma nella maggior parte dei casi, il problema è dovuto a dei condensatori elettrolitici nella sezione di alimentazione, che hanno risentito del calore e si sono degradati. L’abbassamento di luminosità dovrebbe essere un’ulteriore conferma. Devi
trovare qualcuno che li cambi, su entrambe le schede. Se ha 2 ventilatori le schede sono come le mie (revisione a parte) Vedi
in foto i 4 condensatori segnati in rosso. Vanno messi di buona marca e devono essere di tipo “low ESR”, a bassa perdita, in quanto sono sottoposti ad alta frequenza. Quelli in blu sono meno
soggetti a stress e probabilmente sono ancora buoni, ma se il raffreddamento del piano non era ottimale, avendone l’occasione li cambierei tutti, visto che sono pochi e il costo trascurabile. Quelli segnati in verde sembrano non essere utilizzati per il normale funzionamento, ma sembrano essere solo dei filtri, collegati ai connettori vuoti lì vicino, che sembrano essere delle porte di programmazione o diagnostica per due chip sul lato saldature. Se vuoi puoi cambiarli lo stesso, ma non so se sia necessario.
Per
la piastra piccola che non va, la causa può essere legata ai condensatori. Se non ha fatto botti e non ha fatto saltare l’interruttore, i transistor dovrebbero essere a posto Tyco2018-06-26 21:09:39 Fai clic per pollice in basso.0Fai clic per pollice in alto.0 romanino@romanino 2 Messaggi stefania58@stefania58 3 Messaggi #26 · 25 Novembre 2017, 10:12
Possiedo un èiano whirlpool 7,2 Kw. ora all’ accensione segnala errore F5 che significa esattamente ? Grazie
Fai clic per pollice in basso.0Fai clic per pollice in alto.0 Tyco@tyco 2.454 Messaggi stefania58@stefania58 3 Messaggi #28 · 2 Dicembre 2017, 18:50
Si tratta dei circuiti in SMD quindi… che sia conveniente sostituirli o rottamare l’ intero piano ? Grazie
Stefania
Fai clic per pollice in basso.0Fai clic per pollice in alto.0 stefania58@stefania58 3 Messaggi #29 · 8 Dicembre 2017, 20:45
Ciao Tyco Grazie delle risposte. Le schede sono entrambe in smd quindi praticamente impossibili da riparare.Hai una idea del costo delle stesse ammesso di reperirle ? Anche se sto seriamente valutando la sostituzione. a Proposito che modello e marca consiglieresti tu ?
Stefania
Fai clic per pollice in basso.0Fai clic per pollice in alto.0 Tyco@tyco 2.454 Messaggi #30 · 8 Gennaio 2018, 17:29
Non so sui Le schede Ma non si In questi Sennò Tyco2018-01-08 20:23:41 Fai clic per pollice in basso.0Fai clic per pollice in alto.0 Page 1 of 2Successivo |
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Navigazione forum Please Accesso or Registrati to create posts and topics. Faq: Guasti dei piani a induzione e riparazioni#1 · 2 Maggio 2015, 17:14 #2 · 25 Gennaio 2016, 12:46 #3 · 25 Gennaio 2016, 22:45 #4 · 26 Gennaio 2016, 09:20 Webmaster / Amministratore / Fondatore di PCI Review #5 · 26 Gennaio 2016, 12:43 #6 · 26 Febbraio 2016, 08:50 Webmaster / Amministratore / Fondatore di PCI Review #7 · 15 Marzo 2017, 15:23 #8 · 15 Marzo 2017, 17:04 #9 · 16 Marzo 2017, 11:27 #10 · 16 Marzo 2017, 18:49 #11 · 8 Settembre 2017, 09:44 #12 · 8 Settembre 2017, 16:17 #13 · 16 Settembre 2017, 16:56 #14 · 16 Settembre 2017, 20:51 #15 · 19 Settembre 2017, 20:38 #16 · 19 Settembre 2017, 22:32 #17 · 20 Settembre 2017, 18:05 #18 · 20 Settembre 2017, 22:07 #19 · 21 Settembre 2017, 09:58 #20 · 21 Settembre 2017, 16:18 #21 · 21 Settembre 2017, 19:14 #22 · 22 Settembre 2017, 15:57 #23 · 4 Novembre 2017, 09:57 #24 · 4 Novembre 2017, 13:47 #25 · 4 Novembre 2017, 14:59 #26 · 25 Novembre 2017, 10:12 #27 · 27 Novembre 2017, 16:17 #28 · 2 Dicembre 2017, 18:50 #29 · 8 Dicembre 2017, 20:45 #30 · 8 Gennaio 2018, 17:29 |