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IlDonni su 21 Febbraio 2023, 14:46
Vorrei condividere qui la mia esperienza con i piani a induzione IKEA, sperando che sia utile anche ad altri.
Nel 2014 acquistai una cucina IKEA, e il venditore mi consigliò un piano a induzione. All’epoca non ne sapevo nulla, dopo essermi informato rapidamente decisi di provare e presi il piano più economico, il famigerato Folklig. Tenete conto però che le mie capacità culinarie erano e sono quasi pari a zero e all’epoca ero single, per cui il tutto andava più che bene.
Qualche tempo dopo non ero più single; la mia compagna, inizialmente curiosa di provare l’induzione, finì con l’odiarla. Ci mise molto ad adattarsi al fatto che è molto più potente e veloce con il risultato che inizialmente spesso bruciava i cibi. Alla fine si adattò ma secondo lei (e in alcuni casi devo dire che aveva ragione) alcune cose non venivano cotte “giuste”, per es. la carne e le verdure, che a volte erano troppo cotte fuori e leggermente crude dentro. Eppure più di una sua amica era assolutamente soddisfatta dell’induzione. Colpa del piano? O delle padelle (anch’esse Ikea)?
Arriviamo quindi a dicembre 2022 quando il Folklig si guasta (il classico guasto che manda in corto l’impianto e salta tutto). Valuto la riparazione ma alla fine un po’ tutti me la sconsigliano. Che fare? Tornare al gas per far felice la moglie o prendere un nuovo piano a induzione? E nel caso quale?
Comincio a informarmi in rete su marche, modelli, padelle, e ovviamente finisco su questo sito. Alla fine decidiamo di prendere un nuovo piano a induzione. E prendo di nuovo un piano IKEA, il modello MATMà„SSIG. Per quali motivi? Questi:
– è fabbricato da Electrolux, il vecchio invece da Whirlpool (e leggendo vari interventi su questo forum mi pare di capire che Whirlpool non abbia una grande fama per i piani a induzione)
– ha tutto l’essenziale che ci serve, senza caratteristiche superflue che non usiamo e non useremmo: non ha il bridge (mai sentito la necessità di averlo), ha solo 2 zone con il boost (ma anche prima non lo usavamo praticamente mai e anche qui mi pare che se ne sconsigli l’uso frequente), ha solo 9 livelli che tuttavia giudichiamo più che sufficienti
– prezzo imbattibile (299 euro); l’Electrolux simile (con i comandi slider e 4 zone booster) costava più di 400 euro
– 5 anni di garanzia
Rispetto al precedente Folklig, il miglioramento è notevolissimo:
– molto più silenzioso; il Folklig si sentiva molto di più, sia il ronzio delle bobine sia la ventola quando partiva
– comandi separati per ogni zona (invece di un unico + e – e dover prima selezionare la zona); molto comodi quando c’è un momento di “panico” (l’acqua sta per traboccare o qualcosa sta per bruciarsi) perchè in quei casi ci si dimentica spesso di selezionare prima la zona corretta. Oltretutto funzionano come sugli Electrolux, cioè anche al contrario, da 0 premendo il – si va a 9. Molto comodo (e sul manuale IKEA non è scritto)
– e soprattutto, il Folklig ai livelli da 1 a 6 andava a intermittenza, in modo evidentissimo (acqua bolle – non bolle – bolle – non bolle), mentre questo non lo fa su nessuna zona; o meglio, con il tempo mi sono accorto che lo fa ma in modo molto molto meno evidente (spesso è impossibile accorgersene). Probabilmente questo è il fattore che (ipotizzo) più influisce sulla cottura dei cibi e creava quell’effetto di troppo cotto fuori – crudo dentro
– limitatore di potenza regolabile a passi di 500W (sul Folklig c’era solo 2,5 ‘“ 4,0 ‘“ 6,0 ‘“ 7,2 kW, quasi inutile se uno ha i soliti 3,3 KW)
– la carne e le verdure vengono cotte giuste!
Altre differenze:
– La zona piccola da 14cm sembra meno potente di quella vecchia; mentre la zona grande da 21cm sembra più potente. In generale la potenza ai vari livelli ci sembra diversa, passatemi il termine più “dolce”; forse è un effetto della non intermittenza di cui prima
– l’unica cosa che mi piace meno rispetto al vecchio: il timer, quando arriva alla fine, spegne la zona e inizia a bippare e va avanti per 30 secondi! A meno di spegnerlo toccando di nuovo il tasto del timer. Il vecchio faceva 3 bip e la piantava lì.
– i simboli dei comandi sono poco visibili secondo me, ma ci si abitua
– c’è già il cavo elettrico collegato (senza spina ovviamente)
– non c’è il manuale completo stampato, bisogna scaricarlo dal sito
Spezzo una lancia anche a favore delle padelle IKEA. Avevamo appunto il dubbio che il problema potessero essere le padelle, ma a questo punto siamo sicuri che la colpa fosse del piano Folklig. Le padelle sono le stesse acquistate 8 anni fa. Vedendo in giro quasi tutte le padelle per induzione con il fondo a “pallini” pensavo che quelle fossero migliori, ma poi ho scoperto su questo forum che invece è proprio il contrario, sono meglio quelle con il fondo piatto. E quelle IKEA sono quasi tutte così, escluso forse le linee più economiche, ma già dalla linea 365+ secondo noi vanno più che bene.
Verdetto finale: siamo molto soddisfatti e la moglie non si lamenta più 🙂
Un ringraziamento a questo forum che mi ha fornito molte utili informazioni.
Un saluto.
IlDonni2023-02-21 17:26:37
Vorrei condividere qui la mia esperienza con i piani a induzione IKEA, sperando che sia utile anche ad altri.
Nel 2014 acquistai una cucina IKEA, e il venditore mi consigliò un piano a induzione. All’epoca non ne sapevo nulla, dopo essermi informato rapidamente decisi di provare e presi il piano più economico, il famigerato Folklig. Tenete conto però che le mie capacità culinarie erano e sono quasi pari a zero e all’epoca ero single, per cui il tutto andava più che bene.
Qualche tempo dopo non ero più single; la mia compagna, inizialmente curiosa di provare l’induzione, finì con l’odiarla. Ci mise molto ad adattarsi al fatto che è molto più potente e veloce con il risultato che inizialmente spesso bruciava i cibi. Alla fine si adattò ma secondo lei (e in alcuni casi devo dire che aveva ragione) alcune cose non venivano cotte “giuste”, per es. la carne e le verdure, che a volte erano troppo cotte fuori e leggermente crude dentro. Eppure più di una sua amica era assolutamente soddisfatta dell’induzione. Colpa del piano? O delle padelle (anch’esse Ikea)?
Arriviamo quindi a dicembre 2022 quando il Folklig si guasta (il classico guasto che manda in corto l’impianto e salta tutto). Valuto la riparazione ma alla fine un po’ tutti me la sconsigliano. Che fare? Tornare al gas per far felice la moglie o prendere un nuovo piano a induzione? E nel caso quale?
Comincio a informarmi in rete su marche, modelli, padelle, e ovviamente finisco su questo sito. Alla fine decidiamo di prendere un nuovo piano a induzione. E prendo di nuovo un piano IKEA, il modello MATMà„SSIG. Per quali motivi? Questi:
– è fabbricato da Electrolux, il vecchio invece da Whirlpool (e leggendo vari interventi su questo forum mi pare di capire che Whirlpool non abbia una grande fama per i piani a induzione)
– ha tutto l’essenziale che ci serve, senza caratteristiche superflue che non usiamo e non useremmo: non ha il bridge (mai sentito la necessità di averlo), ha solo 2 zone con il boost (ma anche prima non lo usavamo praticamente mai e anche qui mi pare che se ne sconsigli l’uso frequente), ha solo 9 livelli che tuttavia giudichiamo più che sufficienti
– prezzo imbattibile (299 euro); l’Electrolux simile (con i comandi slider e 4 zone booster) costava più di 400 euro
– 5 anni di garanzia
Rispetto al precedente Folklig, il miglioramento è notevolissimo:
– molto più silenzioso; il Folklig si sentiva molto di più, sia il ronzio delle bobine sia la ventola quando partiva
– comandi separati per ogni zona (invece di un unico + e – e dover prima selezionare la zona); molto comodi quando c’è un momento di “panico” (l’acqua sta per traboccare o qualcosa sta per bruciarsi) perchè in quei casi ci si dimentica spesso di selezionare prima la zona corretta. Oltretutto funzionano come sugli Electrolux, cioè anche al contrario, da 0 premendo il – si va a 9. Molto comodo (e sul manuale IKEA non è scritto)
– e soprattutto, il Folklig ai livelli da 1 a 6 andava a intermittenza, in modo evidentissimo (acqua bolle – non bolle – bolle – non bolle), mentre questo non lo fa su nessuna zona; o meglio, con il tempo mi sono accorto che lo fa ma in modo molto molto meno evidente (spesso è impossibile accorgersene). Probabilmente questo è il fattore che (ipotizzo) più influisce sulla cottura dei cibi e creava quell’effetto di troppo cotto fuori – crudo dentro
– limitatore di potenza regolabile a passi di 500W (sul Folklig c’era solo 2,5 ‘“ 4,0 ‘“ 6,0 ‘“ 7,2 kW, quasi inutile se uno ha i soliti 3,3 KW)
– la carne e le verdure vengono cotte giuste!
Altre differenze:
– La zona piccola da 14cm sembra meno potente di quella vecchia; mentre la zona grande da 21cm sembra più potente. In generale la potenza ai vari livelli ci sembra diversa, passatemi il termine più “dolce”; forse è un effetto della non intermittenza di cui prima
– l’unica cosa che mi piace meno rispetto al vecchio: il timer, quando arriva alla fine, spegne la zona e inizia a bippare e va avanti per 30 secondi! A meno di spegnerlo toccando di nuovo il tasto del timer. Il vecchio faceva 3 bip e la piantava lì.
– i simboli dei comandi sono poco visibili secondo me, ma ci si abitua
– c’è già il cavo elettrico collegato (senza spina ovviamente)
– non c’è il manuale completo stampato, bisogna scaricarlo dal sito
Spezzo una lancia anche a favore delle padelle IKEA. Avevamo appunto il dubbio che il problema potessero essere le padelle, ma a questo punto siamo sicuri che la colpa fosse del piano Folklig. Le padelle sono le stesse acquistate 8 anni fa. Vedendo in giro quasi tutte le padelle per induzione con il fondo a “pallini” pensavo che quelle fossero migliori, ma poi ho scoperto su questo forum che invece è proprio il contrario, sono meglio quelle con il fondo piatto. E quelle IKEA sono quasi tutte così, escluso forse le linee più economiche, ma già dalla linea 365+ secondo noi vanno più che bene.
Verdetto finale: siamo molto soddisfatti e la moglie non si lamenta più 🙂
Un ringraziamento a questo forum che mi ha fornito molte utili informazioni.
Un saluto.
IlDonni2023-02-21 17:26:37