Consiglio pentolame induzioneCiao a tutti!
Ho recentemente acquistato un piano induzione bosch PIN651F17E con il quale mi trovo splendidamente.
E’ arrivato il momento di comprare pentole e padelle (vado avanti da un mese con la stessa padella con cui sto facendo tutto!!!).
Vorrei prendere qualcosa di qualità medio-alta…per questa ragione ho messo da parte le offerte stracciate Kasanova et similia, che peraltro sono tutte con nido d’ape, che da quel che ho capito, peggiora l’efficienza dei prodotti.
Sono dunque indeciso tra due marchi / linee, che mi sembrano piuttosto validi (considerate in ogni caso che sono molto ispirato dai rivestimenti in pietra, quindi sto optando per quei modelli).
1) Risolì, serie Granito Premium Induction.
Sembrano molto buone, il fondo delle padelle è spesso 7 mm, senza nido d’ape.
2) Ballarini, serie Granitium.
Marchio probabilmente più famoso, sembrano buone anche queste. Non ho trovato info sullo spessore del fondo, che comunque non è a nido d’ape.
A differenza delle precedenti hanno il manico metallico: pro, si può mettere in forno; contro, sarà probabilmente meno maneggevole e certamente meno isolante.
Voi avreste qualche suggerimento da darmi?
Qualche controindicazione sui modelli con rivestimento in pietra?
Un modello da preferire rispetto ad un altro?
C’erano in ballo anche una serie della Moneta (che ho escluso perché mi sembrava qualitativamente inferiore) e una Barazzoni (che ho escluso perché – pur se compatibili con l’induzione – avevano anche ilfondo in pietra…e su questo tipo di prodotti non ho trovato alcun resoconto o esperienza diretta).
Grazie per il supporto!
Ciao a tutti!
Ho recentemente acquistato un piano induzione bosch PIN651F17E con il quale mi trovo splendidamente.
E’ arrivato il momento di comprare pentole e padelle (vado avanti da un mese con la stessa padella con cui sto facendo tutto!!!).
Vorrei prendere qualcosa di qualità medio-alta…per questa ragione ho messo da parte le offerte stracciate Kasanova et similia, che peraltro sono tutte con nido d’ape, che da quel che ho capito, peggiora l’efficienza dei prodotti.
Sono dunque indeciso tra due marchi / linee, che mi sembrano piuttosto validi (considerate in ogni caso che sono molto ispirato dai rivestimenti in pietra, quindi sto optando per quei modelli).
1) Risolì, serie Granito Premium Induction.
Sembrano molto buone, il fondo delle padelle è spesso 7 mm, senza nido d’ape.
2) Ballarini, serie Granitium.
Marchio probabilmente più famoso, sembrano buone anche queste. Non ho trovato info sullo spessore del fondo, che comunque non è a nido d’ape.
A differenza delle precedenti hanno il manico metallico: pro, si può mettere in forno; contro, sarà probabilmente meno maneggevole e certamente meno isolante.
Voi avreste qualche suggerimento da darmi?
Qualche controindicazione sui modelli con rivestimento in pietra?
Un modello da preferire rispetto ad un altro?
C’erano in ballo anche una serie della Moneta (che ho escluso perché mi sembrava qualitativamente inferiore) e una Barazzoni (che ho escluso perché – pur se compatibili con l’induzione – avevano anche ilfondo in pietra…e su questo tipo di prodotti non ho trovato alcun resoconto o esperienza diretta).
Grazie per il supporto!
Cita da Marco su 27 Agosto 2015, 22:10 Ciao, volevo contribuire consigliandoti non cosa comprare, ma cosa NON comprare.
NON comprare Bialetti Ceramic Ok – Brown Line, malgrado abbia letto dei commenti molto positivi, nel mio caso la riuscita è stata davvero pessima. Dopo poco più di un anno di utilizzo, il poter antiaderente è un lontano ricordo, il bel colore bianco dell’interno è diventato color caramello e alla padella da 28 Cm si è incuravato il fondo. Premetto che l’utilizzo è stato assolutamente corretto, non ho lasciato padelle sul piano a scaldare senza cibo all’interno e sono sempre state lavate a mano con cura.
Ciao, volevo contribuire consigliandoti non cosa comprare, ma cosa NON comprare.
NON comprare Bialetti Ceramic Ok – Brown Line, malgrado abbia letto dei commenti molto positivi, nel mio caso la riuscita è stata davvero pessima. Dopo poco più di un anno di utilizzo, il poter antiaderente è un lontano ricordo, il bel colore bianco dell’interno è diventato color caramello e alla padella da 28 Cm si è incuravato il fondo. Premetto che l’utilizzo è stato assolutamente corretto, non ho lasciato padelle sul piano a scaldare senza cibo all’interno e sono sempre state lavate a mano con cura.
Cita da Tyco su 28 Agosto 2015, 16:06 Anch’io non so dirti cosa comprare. Sul tema antiaderente si può aprire un’immensa discussione. I rivestimenti in pietra non sono tecnicamente diversi da quelli in ceramica. Io ho fatto molte ricerche quando ho deciso di lasciare il teflon e stavo appunto per passare alla ceramica o pietra, ma a quanto pare si passa solo dalla padella alla brace. Sembra molto comune la perdita di efficacia dopo alcuni mesi ed il cambiamento di colore per la ceramica. Siccome la ceramica e la pietra non sono materiali malleabili, come il teflon, per trasformarli in rivestimento l’unico modo è di triturarli in polvere finissima (molto male se è a livello di nanoparticelle!). Questa polvere deve poi aderire al fondo ed essere tenuta insieme da sostanze collanti di non si sa quale natura e di cui i produttori non dicono assolutamente niente. Non sono neanche tenuti a farlo. Sugli effetti delle nanoparticelle ci sono ricerche molto scoraggianti. Particelle così piccole non si formano in natura. Le nanoparticelle in generale, anche quando sono di materiali innocui come la ceramica o pietra, sono però talmente piccole che non sono individuabili ed espellibili dal corpo come avviene per le normali particelle di polvere o corpi estranei. Rimangono a vagare nei tessuti. Sono talmente piccole che penetrano all’interno delle cellule danneggiandole, senza che possano essere individuate ed espulse attivamente. Le più piccole attraversano il DNA come se fossero particelle di raggi X, danneggiandolo, creando danni anche a distanza di anni. Non se ne parla per non danneggiare l’industria in espansione delle nanotecnologie, che ne avrebbe un colpo durissimo, almeno in tutte quelle applicazioni dove le nanoparticelle vengono portate a contatto o dentro il corpo umano: medicine, dentifrici, deodoranti ecc. Probabilmente finirà come per l’amianto ed il monomero di PVC. Per decenni fanno finta di non sapere, e poi viene fuori tutto insieme. I filtri antiparticolato e gli inceneritori di nuova generazione sono enormi produttori di nanoparticelle, per questo allo scarico ad occhio e agli strumenti sembrano puliti. Bruciano le particelle grosse ad altissima temperatura, rendendole però nanoparticelle. Le particelle sono così piccole che non si possono più meccanicamente filtrare e pesare, ma ci sono. La pericolosità aumenta col diminuire delle dimensioni e non so di che dimensione siano quelle usate nelle pentole. So che se ne usano di più o meno fini a seconda di marche e modelli.
Io alla fine ho deciso di tenermi una buona padella in Teflon di qualità (una Fissler) da usare eventualmente solo per cose delicate e bassa temperatura, e per il resto ho preso padelle in acciaio con fondo a sandwich con cui mi trovo molto bene. Hanno una distribuzione del calore sul fondo eccezionale e devo tenere livelli molto più bassi in cottura per avere la stessa temperatura, rispetto alla padella in alluminio spesso con l’inserto di acciaio sul fondo. Ho speso 60-70€ a padella ma, come le pentole in acciaio, dureranno decenni. Le padelle in acciaio le ho da poco, ma credo che il teflon che non mi servirà quasi più.
Anch’io non so dirti cosa comprare. Sul tema antiaderente si può aprire un’immensa discussione. I rivestimenti in pietra non sono tecnicamente diversi da quelli in ceramica. Io ho fatto molte ricerche quando ho deciso di lasciare il teflon e stavo appunto per passare alla ceramica o pietra, ma a quanto pare si passa solo dalla padella alla brace. Sembra molto comune la perdita di efficacia dopo alcuni mesi ed il cambiamento di colore per la ceramica. Siccome la ceramica e la pietra non sono materiali malleabili, come il teflon, per trasformarli in rivestimento l’unico modo è di triturarli in polvere finissima (molto male se è a livello di nanoparticelle!). Questa polvere deve poi aderire al fondo ed essere tenuta insieme da sostanze collanti di non si sa quale natura e di cui i produttori non dicono assolutamente niente. Non sono neanche tenuti a farlo. Sugli effetti delle nanoparticelle ci sono ricerche molto scoraggianti. Particelle così piccole non si formano in natura. Le nanoparticelle in generale, anche quando sono di materiali innocui come la ceramica o pietra, sono però talmente piccole che non sono individuabili ed espellibili dal corpo come avviene per le normali particelle di polvere o corpi estranei. Rimangono a vagare nei tessuti. Sono talmente piccole che penetrano all’interno delle cellule danneggiandole, senza che possano essere individuate ed espulse attivamente. Le più piccole attraversano il DNA come se fossero particelle di raggi X, danneggiandolo, creando danni anche a distanza di anni. Non se ne parla per non danneggiare l’industria in espansione delle nanotecnologie, che ne avrebbe un colpo durissimo, almeno in tutte quelle applicazioni dove le nanoparticelle vengono portate a contatto o dentro il corpo umano: medicine, dentifrici, deodoranti ecc. Probabilmente finirà come per l’amianto ed il monomero di PVC. Per decenni fanno finta di non sapere, e poi viene fuori tutto insieme. I filtri antiparticolato e gli inceneritori di nuova generazione sono enormi produttori di nanoparticelle, per questo allo scarico ad occhio e agli strumenti sembrano puliti. Bruciano le particelle grosse ad altissima temperatura, rendendole però nanoparticelle. Le particelle sono così piccole che non si possono più meccanicamente filtrare e pesare, ma ci sono. La pericolosità aumenta col diminuire delle dimensioni e non so di che dimensione siano quelle usate nelle pentole. So che se ne usano di più o meno fini a seconda di marche e modelli.
Io alla fine ho deciso di tenermi una buona padella in Teflon di qualità (una Fissler) da usare eventualmente solo per cose delicate e bassa temperatura, e per il resto ho preso padelle in acciaio con fondo a sandwich con cui mi trovo molto bene. Hanno una distribuzione del calore sul fondo eccezionale e devo tenere livelli molto più bassi in cottura per avere la stessa temperatura, rispetto alla padella in alluminio spesso con l’inserto di acciaio sul fondo. Ho speso 60-70€ a padella ma, come le pentole in acciaio, dureranno decenni. Le padelle in acciaio le ho da poco, ma credo che il teflon che non mi servirà quasi più.
Oddio…spero che le cose siano meno allarmanti di quanto è emerso dalle tue ricerche, grazie comunque per il contributo.
Alla fine ho ordinato tutto ieri, ho preso le Risolì, spero di trovarmi bene (e di non ammalarmi!!!)…tanto anche ad approfondire sul teflon si trovano notizie inquietanti…così come a parlare al cellulare, ad usare i forni a microonde, ecc…
Non voglio fare di tutta l’erba un fascio, ma nemmeno rinunciare a qualsiasi tipo di antiaderente!
Comunque anche le Risolì che ho ordinato sono carucce…una padella da 24 sta sui 70 euro.
Oddio…spero che le cose siano meno allarmanti di quanto è emerso dalle tue ricerche, grazie comunque per il contributo.
Alla fine ho ordinato tutto ieri, ho preso le Risolì, spero di trovarmi bene (e di non ammalarmi!!!)…tanto anche ad approfondire sul teflon si trovano notizie inquietanti…così come a parlare al cellulare, ad usare i forni a microonde, ecc…
Non voglio fare di tutta l’erba un fascio, ma nemmeno rinunciare a qualsiasi tipo di antiaderente!
Comunque anche le Risolì che ho ordinato sono carucce…una padella da 24 sta sui 70 euro.
Cita da Tyco su 30 Agosto 2015, 15:57 Non intendo
fare allarmisrmo, ma bisogna sempre informarsi, da
chi non ha interessi di parte. Il teflon non è tossico ingerendo le
parti danneggiate da forchette e coltelli, come si diceva ai primi
tempi.
Il problema è che quando
si scalda sopra i 200-210° comincia a rilasciare vapori cancerogeni
che vengono assorbiti dai cibi. Sotto quella soglia però è dato per sicuro.
Per questo va usato solo per cose a bassa o media temperatura. Non va
usato per arrostire la carne o farla ai ferri, per quello ci vuole
l’acciaio o il ferro, o la ghisa.
Non intendo
fare allarmisrmo, ma bisogna sempre informarsi, da
chi non ha interessi di parte. Il teflon non è tossico ingerendo le
parti danneggiate da forchette e coltelli, come si diceva ai primi
tempi.
Il problema è che quando
si scalda sopra i 200-210° comincia a rilasciare vapori cancerogeni
che vengono assorbiti dai cibi. Sotto quella soglia però è dato per sicuro.
Per questo va usato solo per cose a bassa o media temperatura. Non va
usato per arrostire la carne o farla ai ferri, per quello ci vuole
l’acciaio o il ferro, o la ghisa.
Cita da Guests su 8 Marzo 2021, 09:35 Ciao! Io ti consiglio le padelle di Primecook, sono antiaderenti senza PTFE, PFOA E SENZA NICHEL. Mi trovo benissimo, le utilizzo da ormai anni e non si rovinano.Cristiano Passeri2021-03-08 15:31:11
Ciao! Io ti consiglio le padelle di Primecook, sono antiaderenti senza PTFE, PFOA E SENZA NICHEL. Mi trovo benissimo, le utilizzo da ormai anni e non si rovinano.Cristiano Passeri2021-03-08 15:31:11
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