collegamenti elettrici PCICita da Adam su 12 Maggio 2014, 22:50 salve a tutti, vorrei porre una domanda di questo genere. Dato che dalle schede tecniche di qualche PCI si deduce che vengono venduti senza spina si deve presumere che sia meglio collegarli solo con morsetti? oppure è sempre meglio dotarli di spina tipo SchuKo? Inoltre sempre sulle schede tecniche a volte è scritto monofase o bifase. io conosco il trifase come industriale. ..ma x questo bifase cosa si intende, e come si dovrebbe procedere x un collegamento bifase? e quali vantaggi si avrebbero? ringrazio molto x ogni risposta
Cristiano Passeri2014-05-13 08:10:26
salve a tutti, vorrei porre una domanda di questo genere. Dato che dalle schede tecniche di qualche PCI si deduce che vengono venduti senza spina si deve presumere che sia meglio collegarli solo con morsetti? oppure è sempre meglio dotarli di spina tipo SchuKo? Inoltre sempre sulle schede tecniche a volte è scritto monofase o bifase. io conosco il trifase come industriale. ..ma x questo bifase cosa si intende, e come si dovrebbe procedere x un collegamento bifase? e quali vantaggi si avrebbero? ringrazio molto x ogni risposta
Cristiano Passeri2014-05-13 08:10:26
Cita da Adam su 14 Maggio 2014, 22:59 scusate c’è qualcuno in grado di dare una risposta al quesito da me postato? oppure se ci sono altri problemi tipo legati al regolamento del forum fatemi sapere. ..grazie. Adam
scusate c’è qualcuno in grado di dare una risposta al quesito da me postato? oppure se ci sono altri problemi tipo legati al regolamento del forum fatemi sapere. ..grazie. Adam
Cita da Luca72 su 15 Maggio 2014, 09:26 Non sempre si hanno risposte celeri alle domante, qualche volta alcuni utenti hanno atteso anche una settimana, dato che siamo una “comunità ” e nessuno è stipendiato per questo servizio.
La domanda da te posta è stata affrontata più volte nel forum, ecco una discussione:
http://www.recensioni-piano-cottura-ad-induzione-magnetica.it/forum/bosch-pin651f17e-dubbio-su-energy-tutor_topic227_post1488.html?KW=SchuKo#1488
Bifase/Monofase
ti riporto quello che dice Wikipedia: In alcune zone del mondo ed anche in poche zone d’Italia in particolare
a/e nei pressi di Roma tra cui Ostia viene usata una distribuzione bifase: nelle case vengono portate due fasi di un sistema trifase
con tensione fase-fase di 220 V. In questo caso la tensione fase-neutro
è di 127 V, e in alcune nazioni (per es. gli Stati Uniti) sono messe a
disposizione entrambe le tensioni su prese differenti. La tensione
minore è usata per l’illuminazione, mentre la maggiore è impiegata per alimentare grossi carichi per elettrodomestici come lavatrici e condizionatori.
In Italia quasi la totalità delle abitazione ha la monofase, mentre a livello industriale si usa la trifase.
Non sempre si hanno risposte celeri alle domante, qualche volta alcuni utenti hanno atteso anche una settimana, dato che siamo una “comunità ” e nessuno è stipendiato per questo servizio.
La domanda da te posta è stata affrontata più volte nel forum, ecco una discussione:
http://www.recensioni-piano-cottura-ad-induzione-magnetica.it/forum/bosch-pin651f17e-dubbio-su-energy-tutor_topic227_post1488.html?KW=SchuKo#1488
Bifase/Monofase
ti riporto quello che dice Wikipedia: In alcune zone del mondo ed anche in poche zone d’Italia in particolare
a/e nei pressi di Roma tra cui Ostia viene usata una distribuzione bifase: nelle case vengono portate due fasi di un sistema trifase
con tensione fase-fase di 220 V. In questo caso la tensione fase-neutro
è di 127 V, e in alcune nazioni (per es. gli Stati Uniti) sono messe a
disposizione entrambe le tensioni su prese differenti. La tensione
minore è usata per l’illuminazione, mentre la maggiore è impiegata per alimentare grossi carichi per elettrodomestici come lavatrici e condizionatori.
In Italia quasi la totalità delle abitazione ha la monofase, mentre a livello industriale si usa la trifase.
Cita da Adam su 15 Maggio 2014, 20:39
Luca, mi inchino di fronte alla tua professionalità ed al tuo modo di gestire quello che ti compete di questo forum…grazie, sono contento di come ti sei comportato, sicuramente sei una persona speciale, ti dico questo perchè la verità viene fuori nel momento della prova, e la prova per te è stata l’aver trovato un rompixxxx come me da gestire…non che abbia fatto apposta, ma sicuramente sono stato molto superficiale nell’utilizzare il forum perchè mi sono detto che raggiunto il mio scopo, cioè capire che pci prendere, non vi avrei più risentito, e l’aspetto virtuale del forum non mi portava verso una direzione di “rapporto” da persona a persona, mi spiego? comunque caro Luca mi hai fatto ricredere circa i forum, ed ora ne vedo ben l’utilità , cosa alla quale non davo peso. Ora vedo che create anche un rapporto di scambio con le persone a vantaggio di tutti, non c’è bisogno tu ti prenda la briga di rispondere a questa mia, semplicemente tienine atto e complimenti ANCORA!!!
Nel frattempo dati i miei vari perché, ho deciso con il mobiliere di optare per il Siemens EH651FT17E, me lo dà a 500euro + iva, ma ci sono in ballo molte altre cose come puoi capire, solo per informarvi del pci che ho ordinato, quando arriverà , circa a fine mese con la cucina, vi informerò ulteriormente.
nel frattempo non nego che preso dalla novità verrò lo stesso a dare un occhiata ai vs. post.
nel frattempo grazie di cuore e buona vita a TUTTI… Adam
Cristiano Passeri2014-05-16 08:18:16
Luca, mi inchino di fronte alla tua professionalità ed al tuo modo di gestire quello che ti compete di questo forum…grazie, sono contento di come ti sei comportato, sicuramente sei una persona speciale, ti dico questo perchè la verità viene fuori nel momento della prova, e la prova per te è stata l’aver trovato un rompixxxx come me da gestire…non che abbia fatto apposta, ma sicuramente sono stato molto superficiale nell’utilizzare il forum perchè mi sono detto che raggiunto il mio scopo, cioè capire che pci prendere, non vi avrei più risentito, e l’aspetto virtuale del forum non mi portava verso una direzione di “rapporto” da persona a persona, mi spiego? comunque caro Luca mi hai fatto ricredere circa i forum, ed ora ne vedo ben l’utilità , cosa alla quale non davo peso. Ora vedo che create anche un rapporto di scambio con le persone a vantaggio di tutti, non c’è bisogno tu ti prenda la briga di rispondere a questa mia, semplicemente tienine atto e complimenti ANCORA!!!
Nel frattempo dati i miei vari perché, ho deciso con il mobiliere di optare per il Siemens EH651FT17E, me lo dà a 500euro + iva, ma ci sono in ballo molte altre cose come puoi capire, solo per informarvi del pci che ho ordinato, quando arriverà , circa a fine mese con la cucina, vi informerò ulteriormente.
nel frattempo non nego che preso dalla novità verrò lo stesso a dare un occhiata ai vs. post.
nel frattempo grazie di cuore e buona vita a TUTTI… Adam
Cristiano Passeri2014-05-16 08:18:16
Cita da Luca72 su 18 Maggio 2014, 10:23 Ti ringrazio per il complimenti, ma bastava un grazie 😉 Da parte mia posso farti i compliementi per aver accettato una “critica”, dato che non tutti le accettano e soprattutto ammettono i propri errori.
Facci sapere cosa acquisterai.
Ciao Luca
Ti ringrazio per il complimenti, ma bastava un grazie 😉 Da parte mia posso farti i compliementi per aver accettato una “critica”, dato che non tutti le accettano e soprattutto ammettono i propri errori.
Facci sapere cosa acquisterai.
Ciao Luca
Cita da Tyco su 3 Luglio 2014, 21:00 Salve
a tutti, ho scoperto per caso questo forum e dato che vivo in
Germania volevo dare qualche delucidazione sul perché del
collegamento mono o bifase a 400V dei fornelli a induzione, o
elettrici in generale. Com’è noto, la
maggior parte dei modelli sono progettati per quei paesi dove il gas
non è usato all’interno delle abitazioni e la limitazione dei 3-6KW
non esiste.
In
Inghilterra e Francia non so, ma qui in Germania tutte le case e
appartamenti hanno come allacciamento standard 230 V trifase con 16A,
come minimo, per ogni fase. Si hanno quindi 3 linee a 230V da 3,68 KW
ciascuna (con 16A), il che significa 11KW di potenza totale a
disposizione! Io infatti non sono mai riuscito a fare saltare il
contatore, neanche provando con tutti i fornelli al massimo, il forno
acceso + altra roba in casa. Ho un piano AEG da 7,4 KW.
La
cosa curiosa è che nel contratto di allacciamento non è scritto da
nessuna parte di che potenza totale si tratta. Al contatore, che non
ha un proprio magnetotermico incorporato, sono collegati 3
magnetotermici (da 16 A nel mio caso), ma credo che in fase di
realizzazione dell’impianto si possano avere anche 20A o più, a
seconda del dimensionamento dell’impianto generale.
Fra
una linea (fase) e l’altra ci sono però 400V ed i piani cottura
elettrici, come anche i forni qui, si collegano al neutro e a due
delle 3 fasi (negli schemi si indicano la L1 e L2, ma non importa
quali siano).
Il
vantaggio di usare 2 fasi e 400V anziché una fase con 220V-230V è
che gli ampere che si succhiano su ogni cavo sono molti meno. Per
l’assorbimento massimo tipico di 7,4 KW di un piano cottura servono
32A con 220-230V monofase, mentre con due fasi ne servono non più di
16 su ogni fase (calcolati con 230V). So solo che i cavi forniti per
il collegamento qui sono da 2,5 mmq.
Per
curiosità ho installato un piccolo contatore trifase ai fornelli e
posso leggere direttamente il consumo effettivo quando cucino. Ho
visto che i due fornelli di destra prendono potenza da una fase e i
due fornelli di sinistra, dall’altra fase. Mettendo i due fornelli di
sinistra la massimo (18 e 22 Cm), il consumo è di circa 3.3 Kw.
(15,6A calcolati con 230V), lo stesso valore lo danno i due fornelli
di destra (14 e 18 Cm), per un consumo totale insieme di 7,6 KW.
Nessun magnetotermico scatta. Credo che il piano sfrutti anche il
fatto che si possa estrarre corrente anche dai 400 V che ci sono fra
le due fasi, altrimenti col piano al massimo le due fasi sarebbero
quasi sature a 16A, mentre non salta niente in casa (anche se la
terza fase è ancora disponibile per tutto il resto). Ma non so come
sono distribuite le 3 fasi in casa e non sono un esperto di trifase.
Comunque a parità di potenza, più si alza la tensione, più si
abbassa la corrente.
Il
motivo della diffusione dei fornelli elettrici in Germania è che
l’allacciamento del gas non è desiderato negli appartamenti, per
motivi di sicurezza. E’ presente raramente in case molto vecchie. I
fornelli a gas in casa sono un’autentica rarità . L’allacciamento
del gas arriva solo nel locale caldaia ed il riscaldamento è
ovunque centralizzato, per il miglior rendimento e minori costi di
gestione di una grossa caldaia singola, che di tante piccole.
Io
infatti non saprei come fare se un giorno tornerò mai in Italia. Non
tornerei mai al fornello a gas (soprattutto per la rogna nel pulirlo!
E la lentezza nel bollire l’acqua) e con la ridicola limitazione dei
3 KW non so come farei. Anche 6 KW non sono questo granchè, se solo
1 elettrodomestico li può superare abbondantemente. Il power
management non risolve il problema, dato che limita l’utilizzo dei
fornelli e il calore disponibile per la cottura.
In
più, in Italia non potrei fare a meno di un condizionatore, cosa che
qui nelle case è quasi sconosciuto, ed è molto raro anche negli
uffici. Però dovrebbe servirmi per lo più di notte.
In
Germania il fornello standard più comune è il vetroceramica (di
solito alogeno), dato il minore costo di acquisto e non necessita di
pentole particolari, ma non è facile da pulire come l’induzione e ci
si scotta facilmente. Dopo pochi anni sono già tutti graffiati, per
l’inevitabile uso del raschietto metallico per pulirli. Ma anche gli
induzione sono molto venduti.
Salve
a tutti, ho scoperto per caso questo forum e dato che vivo in
Germania volevo dare qualche delucidazione sul perché del
collegamento mono o bifase a 400V dei fornelli a induzione, o
elettrici in generale. Com’è noto, la
maggior parte dei modelli sono progettati per quei paesi dove il gas
non è usato all’interno delle abitazioni e la limitazione dei 3-6KW
non esiste.
In
Inghilterra e Francia non so, ma qui in Germania tutte le case e
appartamenti hanno come allacciamento standard 230 V trifase con 16A,
come minimo, per ogni fase. Si hanno quindi 3 linee a 230V da 3,68 KW
ciascuna (con 16A), il che significa 11KW di potenza totale a
disposizione! Io infatti non sono mai riuscito a fare saltare il
contatore, neanche provando con tutti i fornelli al massimo, il forno
acceso + altra roba in casa. Ho un piano AEG da 7,4 KW.
La
cosa curiosa è che nel contratto di allacciamento non è scritto da
nessuna parte di che potenza totale si tratta. Al contatore, che non
ha un proprio magnetotermico incorporato, sono collegati 3
magnetotermici (da 16 A nel mio caso), ma credo che in fase di
realizzazione dell’impianto si possano avere anche 20A o più, a
seconda del dimensionamento dell’impianto generale.
Fra
una linea (fase) e l’altra ci sono però 400V ed i piani cottura
elettrici, come anche i forni qui, si collegano al neutro e a due
delle 3 fasi (negli schemi si indicano la L1 e L2, ma non importa
quali siano).
Il
vantaggio di usare 2 fasi e 400V anziché una fase con 220V-230V è
che gli ampere che si succhiano su ogni cavo sono molti meno. Per
l’assorbimento massimo tipico di 7,4 KW di un piano cottura servono
32A con 220-230V monofase, mentre con due fasi ne servono non più di
16 su ogni fase (calcolati con 230V). So solo che i cavi forniti per
il collegamento qui sono da 2,5 mmq.
Per
curiosità ho installato un piccolo contatore trifase ai fornelli e
posso leggere direttamente il consumo effettivo quando cucino. Ho
visto che i due fornelli di destra prendono potenza da una fase e i
due fornelli di sinistra, dall’altra fase. Mettendo i due fornelli di
sinistra la massimo (18 e 22 Cm), il consumo è di circa 3.3 Kw.
(15,6A calcolati con 230V), lo stesso valore lo danno i due fornelli
di destra (14 e 18 Cm), per un consumo totale insieme di 7,6 KW.
Nessun magnetotermico scatta. Credo che il piano sfrutti anche il
fatto che si possa estrarre corrente anche dai 400 V che ci sono fra
le due fasi, altrimenti col piano al massimo le due fasi sarebbero
quasi sature a 16A, mentre non salta niente in casa (anche se la
terza fase è ancora disponibile per tutto il resto). Ma non so come
sono distribuite le 3 fasi in casa e non sono un esperto di trifase.
Comunque a parità di potenza, più si alza la tensione, più si
abbassa la corrente.
Il
motivo della diffusione dei fornelli elettrici in Germania è che
l’allacciamento del gas non è desiderato negli appartamenti, per
motivi di sicurezza. E’ presente raramente in case molto vecchie. I
fornelli a gas in casa sono un’autentica rarità . L’allacciamento
del gas arriva solo nel locale caldaia ed il riscaldamento è
ovunque centralizzato, per il miglior rendimento e minori costi di
gestione di una grossa caldaia singola, che di tante piccole.
Io
infatti non saprei come fare se un giorno tornerò mai in Italia. Non
tornerei mai al fornello a gas (soprattutto per la rogna nel pulirlo!
E la lentezza nel bollire l’acqua) e con la ridicola limitazione dei
3 KW non so come farei. Anche 6 KW non sono questo granchè, se solo
1 elettrodomestico li può superare abbondantemente. Il power
management non risolve il problema, dato che limita l’utilizzo dei
fornelli e il calore disponibile per la cottura.
In
più, in Italia non potrei fare a meno di un condizionatore, cosa che
qui nelle case è quasi sconosciuto, ed è molto raro anche negli
uffici. Però dovrebbe servirmi per lo più di notte.
In
Germania il fornello standard più comune è il vetroceramica (di
solito alogeno), dato il minore costo di acquisto e non necessita di
pentole particolari, ma non è facile da pulire come l’induzione e ci
si scotta facilmente. Dopo pochi anni sono già tutti graffiati, per
l’inevitabile uso del raschietto metallico per pulirli. Ma anche gli
induzione sono molto venduti.
Cita da Marco su 3 Luglio 2014, 23:56 Grazie Tyco.
Pensavo di vivere in un paese del terzo mondo e adesso ne ho le prove….:cry:
Visto che ne parliamo, come sono i costi al Kw rispetto all’talia
Grazie ancora
Marco
Grazie Tyco.
Pensavo di vivere in un paese del terzo mondo e adesso ne ho le prove….:cry:
Visto che ne parliamo, come sono i costi al Kw rispetto all’talia
Grazie ancora
Marco
Cita da Tyco su 4 Luglio 2014, 09:16 In effetti 3 o 4 KW sono
veramente ridicoli oggi. Soprattutto la differenza di costi propinati
per avere una manciata di KW in più sono un vero furto in stile borbonico.
I costi della luce sono aumentati
molto negli ultimi anni in Germania, a causa dei continui balzelli posti in
più per le rinnovabili, che qui sono però vere rinnovabili, non
inceneritori e simili.
Io come prezzo al KW pago
abbastanza, perché ho scelto la tariffa verde con solo energie
rinnovabili (quelle vere). Non voglio avere niente a che fare con carbone,
olio e nucleare.
Oggi pago 9€ al mese di
fisso e 23,98€ ct/KW. Consumo 1440 KW/anno in media e pago quindi
sui 440€ all’anno (sono da solo in casa però). 2o 3 anni fa pagavo
5,5€ di fisso e 19ct/KW.
Scegliendo tariffe con
energia mista, il costo al KW era minore di circa 3ct/KW, ma ho
deciso di sacrificarli per una buona causa.
Stando dietro alle grande scelta di fornitori sul mercato, potrei risparmiare sui 20€ anno.
Ci sono offerte anche senza canone fisso, ma con un costo al KW più
alto e un limite minimo di 1000 KW da consumare all’anno. Ma per 20€ non vale la pena cambiare fornitore.
In effetti 3 o 4 KW sono
veramente ridicoli oggi. Soprattutto la differenza di costi propinati
per avere una manciata di KW in più sono un vero furto in stile borbonico.
I costi della luce sono aumentati
molto negli ultimi anni in Germania, a causa dei continui balzelli posti in
più per le rinnovabili, che qui sono però vere rinnovabili, non
inceneritori e simili.
Io come prezzo al KW pago
abbastanza, perché ho scelto la tariffa verde con solo energie
rinnovabili (quelle vere). Non voglio avere niente a che fare con carbone,
olio e nucleare.
Oggi pago 9€ al mese di
fisso e 23,98€ ct/KW. Consumo 1440 KW/anno in media e pago quindi
sui 440€ all’anno (sono da solo in casa però). 2o 3 anni fa pagavo
5,5€ di fisso e 19ct/KW.
Scegliendo tariffe con
energia mista, il costo al KW era minore di circa 3ct/KW, ma ho
deciso di sacrificarli per una buona causa.
Stando dietro alle grande scelta di fornitori sul mercato, potrei risparmiare sui 20€ anno.
Ci sono offerte anche senza canone fisso, ma con un costo al KW più
alto e un limite minimo di 1000 KW da consumare all’anno. Ma per 20€ non vale la pena cambiare fornitore.
Cita da Tyco su 4 Luglio 2014, 10:32 Correzione.
Da una breve
ricerca
su internet ho trovato che l‘allacciamento
standard in Germania prevede 14,5 KW, non 11 come ho scritto prima,
calcolando solo i 16A x le 3 fasi a 230V. La differenza presumo che
stia nel fatto che è appunto possibile estrarre potenza anche fra le fasi
(fra cui si generano i famosi 400V), oltre che dalle 3 singole linee
prese singolarmente a 230V. Un elettrotecnico potrebbe esserci si aiuto.
Se
in una casa (villetta) è presente una pompa di calore per il
riscaldamento, sono previsti 34 KW a disposizione.
Certo
è che per un elettrotecnico dev’essere uno spasso avere la
trifase in casa! Chissà quanti giochetti ci può fare, con motori e
induttanze.
Correzione.
Da una breve
ricerca
su internet ho trovato che l‘allacciamento
standard in Germania prevede 14,5 KW, non 11 come ho scritto prima,
calcolando solo i 16A x le 3 fasi a 230V. La differenza presumo che
stia nel fatto che è appunto possibile estrarre potenza anche fra le fasi
(fra cui si generano i famosi 400V), oltre che dalle 3 singole linee
prese singolarmente a 230V. Un elettrotecnico potrebbe esserci si aiuto.
Se
in una casa (villetta) è presente una pompa di calore per il
riscaldamento, sono previsti 34 KW a disposizione.
Certo
è che per un elettrotecnico dev’essere uno spasso avere la
trifase in casa! Chissà quanti giochetti ci può fare, con motori e
induttanze.
Cita da Marco su 5 Luglio 2014, 07:57 Allaciamento standard 14,5Kw ????? 34Kw con pompa di calore ???? 😮
Lascio commentare agli altri, io…non ne ho la forza. 😥
Allaciamento standard 14,5Kw ????? 34Kw con pompa di calore ???? 😮
Lascio commentare agli altri, io…non ne ho la forza. 😥
Cita da Tyco su 6 Luglio 2014, 11:46 Beh, ma anche
11KW sono più che sufficienti, almeno in un appartamento. Sono
sempre quasi il doppio dei costosi 6KW, il massimo fra le opzioni
per le abitazioni in Italia.
Difatti la
maggior parte dei tedeschi non sa neanche quanto sia la potenza che
hanno di contatore. Fra quelli a cui ho chiesto, nessuno aveva idea.
Le informazioni che ho trovato su internet sono un po’ vaghe, si parla sia di 11 che 14,5 KW. Forse i
14,5 KW sono riferiti alle villette, mentre negli appartamenti sono
tipici 11KW (230V x 16A x 3 =11.040W), come sarebbe nel mio caso. Ma
come detto, non so esattamente come si calcoli la potenza totale in
un sistema trifase. So solo che i cavi trifase che arrivano in
appartamento dal contatore sono molto grossi. A occhio terrebbero più che 14 KW (distribuiti sulle 3 fasi).
Per me che
sono a casa la sera è usuale usare i fornelli mentre va la
lavatrice. Qualche volta anche il forno, normale o micro onde.
Io infatti
ero convinto che i piani cottura elettrici “seri”, quelli a
induzione o vetroceramica radianti, non fossero neanche venduti in
Italia. Quando ho letto della presenza del limitatore impostabile mi
è venuto un po’ da ridere… Spero che in futuro le cose cambino
anche lì. 3KW sono adatti ad un capanno in un orto.
Beh, ma anche
11KW sono più che sufficienti, almeno in un appartamento. Sono
sempre quasi il doppio dei costosi 6KW, il massimo fra le opzioni
per le abitazioni in Italia.
Difatti la
maggior parte dei tedeschi non sa neanche quanto sia la potenza che
hanno di contatore. Fra quelli a cui ho chiesto, nessuno aveva idea.
Le informazioni che ho trovato su internet sono un po’ vaghe, si parla sia di 11 che 14,5 KW. Forse i
14,5 KW sono riferiti alle villette, mentre negli appartamenti sono
tipici 11KW (230V x 16A x 3 =11.040W), come sarebbe nel mio caso. Ma
come detto, non so esattamente come si calcoli la potenza totale in
un sistema trifase. So solo che i cavi trifase che arrivano in
appartamento dal contatore sono molto grossi. A occhio terrebbero più che 14 KW (distribuiti sulle 3 fasi).
Per me che
sono a casa la sera è usuale usare i fornelli mentre va la
lavatrice. Qualche volta anche il forno, normale o micro onde.
Io infatti
ero convinto che i piani cottura elettrici “seri”, quelli a
induzione o vetroceramica radianti, non fossero neanche venduti in
Italia. Quando ho letto della presenza del limitatore impostabile mi
è venuto un po’ da ridere… Spero che in futuro le cose cambino
anche lì. 3KW sono adatti ad un capanno in un orto.
Cita da Marco su 8 Luglio 2014, 20:07 … Spero che in futuro le cose cambino
anche lì. 3KW sono adatti ad un capanno in un orto.
Si…se l’ortolano tira su l’acqua dal pozzo a furia di braccia, altrimenti….
😥
… Spero che in futuro le cose cambino
anche lì. 3KW sono adatti ad un capanno in un orto.
Si…se l’ortolano tira su l’acqua dal pozzo a furia di braccia, altrimenti….
😥
Cita da Tyco su 9 Luglio 2014, 18:53 Sì,
bisogna vedere… 🙂
Da
qualche parte sul forum ho letto di qualcuno che diceva di avere un
piano trifase o bifase da 380V e non sapeva come collegarlo. Quando
si parla di trifase bisogna chiarire sempre di che tensione si
tratta, e non bisogna usare impropriamente il termine ‘bifase’.
Quando
si parla di 380V o 400V trifase, si indica la tensione ‘concatenata’
presente fra le varie fasi. NON è la tensione presente fra ogni fase
e il neutro (quella che si becca se uno tocca uno solo dei 3 fili,
tanto per capire).
Quando
fra fase e fase ci sono 380V significa che fra a ogni fase e il
neutro ci sono 220V. Nelle abitazioni con 220V monofase, quel 220V
non è altro che un filo collegato a una delle 3 fasi, presa da una
cabina Enel 380V trifase.
In
Germania e in altri paesi si portano in casa invece tutte e 3 le
fasi. Il 400V trifase è composto da 3 fasi con 230V, fra ciascuna
fase e il neutro. Per questo i fornelli tedeschi indicano anche il
collegamento con 400V, che sono i 400V fra 2 qualsiasi delle 3 fasi.
Anche se la trifase è a 380V con fasi a 220V va bene lo stesso per i
fornelli.
Adesso
anche in Italia sono diventati standard i 230V, che provengono quindi
da cabine con 400V trifase e non più con la vecchia 380V. Se si
avesse un fornello che indica 380V, non dovrebbero esserci problemi
ad utilizzarlo anche con le fasi a 230V di un impianto 400V trifase,
perché un 5% di tensione in più dovrebbe essere compreso nelle
tolleranze di tutti gli apparecchi.
Da
non confondere però con la BIFASE, che di fatto non esiste come
allacciamento! Una linea bifase da 400V sarebbe composta da due fasi
fra cui ci sono 400V, ed una tensione ben diversa da220/ 230V fra
ogni fase e il neutro. Quindi non sarebbe utilizzabile per le utenze
standard. In questi casi, con collegamento ‘bifase’ si intende
erroneamente che si usano solo 2 delle 3 fasi di una linea trifase,
ma è sbagliato chiamarlo ‘bifase’, quindi non fare confusione.
Negli
impianti trifase domestici è importante che la massima potenza
ammessa su ogni fase sia di almeno 3,5KW, quindi 10-11KW totali
sarebbero il minimo per gestirla a dovere. Le stanze e le prese a
muro da 220-230V devono essere infatti distribuite sulle varie fasi,
e non tutte attaccate alla stessa fase, come avviene appunto negli
impianti domestici monofase. Altrimenti appena si superasse il limite
di 3KW (tipo forno+lavatrice) attraverso le prese classiche a muro,
scatterebbe l’interruttore (almeno per quella fase). Ho letto che in
Italia i contatori trifase elettronici dell’Enel non consentono che
una singola fase venga caricata da sola per più dell’80%, quindi
bisognerebbe stare larghi e chiedere 14-15KW trifase, se si vuole un
impianto ben dimensionato. Ma non ho idea di quanto costi come canone
un allacciamento trifase per uso domestico da 14KW in Italia. Ma se
il sovrapprezzo non fosse enorme, lo consiglierei però, visti i
vantaggi.
In
Germania i fornelli elettrici sono comuni da sempre e gli
allacciamenti domestici trifase sono lo standard utilizzato da molto.
Anche nelle vecchie case ristrutturate nei primi anni ’80 c’è già
il trifase.
Su
altri forum ho letto che mettere la trifase in casa in Italia
costerebbe 73€ al KW per i KW oltre a quelli che già si hanno…
che farebbe 876 € per passare da 3KW monofase a 15KW trifase, come
costo iniziale. Come siano i costi fissi mensili non so. Se
l’impianto elettrico è recente, è anche facile fare la ripartizione
delle zone sulle 3 fasi (costo non compreso negli 876 €),
direttamente nel quadro elettrico.
Sì,
bisogna vedere… 🙂
Da
qualche parte sul forum ho letto di qualcuno che diceva di avere un
piano trifase o bifase da 380V e non sapeva come collegarlo. Quando
si parla di trifase bisogna chiarire sempre di che tensione si
tratta, e non bisogna usare impropriamente il termine ‘bifase’.
Quando
si parla di 380V o 400V trifase, si indica la tensione ‘concatenata’
presente fra le varie fasi. NON è la tensione presente fra ogni fase
e il neutro (quella che si becca se uno tocca uno solo dei 3 fili,
tanto per capire).
Quando
fra fase e fase ci sono 380V significa che fra a ogni fase e il
neutro ci sono 220V. Nelle abitazioni con 220V monofase, quel 220V
non è altro che un filo collegato a una delle 3 fasi, presa da una
cabina Enel 380V trifase.
In
Germania e in altri paesi si portano in casa invece tutte e 3 le
fasi. Il 400V trifase è composto da 3 fasi con 230V, fra ciascuna
fase e il neutro. Per questo i fornelli tedeschi indicano anche il
collegamento con 400V, che sono i 400V fra 2 qualsiasi delle 3 fasi.
Anche se la trifase è a 380V con fasi a 220V va bene lo stesso per i
fornelli.
Adesso
anche in Italia sono diventati standard i 230V, che provengono quindi
da cabine con 400V trifase e non più con la vecchia 380V. Se si
avesse un fornello che indica 380V, non dovrebbero esserci problemi
ad utilizzarlo anche con le fasi a 230V di un impianto 400V trifase,
perché un 5% di tensione in più dovrebbe essere compreso nelle
tolleranze di tutti gli apparecchi.
Da
non confondere però con la BIFASE, che di fatto non esiste come
allacciamento! Una linea bifase da 400V sarebbe composta da due fasi
fra cui ci sono 400V, ed una tensione ben diversa da220/ 230V fra
ogni fase e il neutro. Quindi non sarebbe utilizzabile per le utenze
standard. In questi casi, con collegamento ‘bifase’ si intende
erroneamente che si usano solo 2 delle 3 fasi di una linea trifase,
ma è sbagliato chiamarlo ‘bifase’, quindi non fare confusione.
Negli
impianti trifase domestici è importante che la massima potenza
ammessa su ogni fase sia di almeno 3,5KW, quindi 10-11KW totali
sarebbero il minimo per gestirla a dovere. Le stanze e le prese a
muro da 220-230V devono essere infatti distribuite sulle varie fasi,
e non tutte attaccate alla stessa fase, come avviene appunto negli
impianti domestici monofase. Altrimenti appena si superasse il limite
di 3KW (tipo forno+lavatrice) attraverso le prese classiche a muro,
scatterebbe l’interruttore (almeno per quella fase). Ho letto che in
Italia i contatori trifase elettronici dell’Enel non consentono che
una singola fase venga caricata da sola per più dell’80%, quindi
bisognerebbe stare larghi e chiedere 14-15KW trifase, se si vuole un
impianto ben dimensionato. Ma non ho idea di quanto costi come canone
un allacciamento trifase per uso domestico da 14KW in Italia. Ma se
il sovrapprezzo non fosse enorme, lo consiglierei però, visti i
vantaggi.
In
Germania i fornelli elettrici sono comuni da sempre e gli
allacciamenti domestici trifase sono lo standard utilizzato da molto.
Anche nelle vecchie case ristrutturate nei primi anni ’80 c’è già
il trifase.
Su
altri forum ho letto che mettere la trifase in casa in Italia
costerebbe 73€ al KW per i KW oltre a quelli che già si hanno…
che farebbe 876 € per passare da 3KW monofase a 15KW trifase, come
costo iniziale. Come siano i costi fissi mensili non so. Se
l’impianto elettrico è recente, è anche facile fare la ripartizione
delle zone sulle 3 fasi (costo non compreso negli 876 €),
direttamente nel quadro elettrico.
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